Il "luogo" e la didattica della storia

Quanto detto sinora mi consente di svolgere alcune riflessioni di carattere didattico. Ai fini dell’insegnamento/apprendimento della storia, la rilevanza della storia locale risiede innanzitutto nella sua ricchezza metodologica. Storia locale, quindi, come laboratorio di ricerca didattica in cui analizzare la complessità del reale e il divenire storico intrecciando una molteplicità di sguardi, di approcci e di prospettive disciplinari. Facendo esperienza di ricerca sul "locale", gli alunni imparano a leggere il territorio e i suoi "segni"; se guidati dagli insegnanti, possono cimentarsi nella ricerca, nella selezione e nell’interrogazione delle fonti. Con il risultato che il ragazzo è fortemente coinvolto nel processo educativo e di apprendimento ed è condotto gradualmente all’acquisizione di una mentalità storica.
Un secondo aspetto riguarda invece la storia locale come osservatorio d’indagine e di verifica di processi e fenomeni di carattere generale. Anche sul piano didattico si avverte l’esigenza di superare facili generalizzazioni e schematismi e di ancorare l’uso di concetti e di categorie interpretative astratte come quelli di stato, nazione, questione meridionale, rivoluzione industriale, modernizzazione, classe operaia, ad oggetti storici concreti, riferiti ai contesti locali. Ulteriori riflessioni attengono inoltre agli aspetti motivazionali dell’apprendimento storico. Un percorso didattico tra storia locale e storia generale consente infatti un approccio più motivante alla storia e offre all’alunno l’occasione per conoscere e valutare la complessità e la varietà delle storie e dei percorsi che concorrono alla formazione della propria identità storico-culturale.
Per continuare queste riflessioni mi servirò di un esempio che traggo da un’attività pluriennale di laboratorio storico di docenti dell’Issra (Istituto sardo per la storia della Resistenza e dell’Autonomia).Un’esperienza tra le tante che l’Insmli e gli Istituti per la storia della Resistenza hanno condotto in questi anni, e che si iscrive nel patrimonio altamente condiviso di riflessioni teorico-metodologiche, di ricerche e di sperimentazioni didattiche. L’economia di questo intervento non consente di soffermarsi sui tanti materiali (pubblicazioni, video, Cd-rom,…), prodotti dalla rete degli istituti per le scuole e con le scuole, e che propongono un interessante e fecondo intreccio tra storia generale e storia locale. Fino al 1996 disponiamo di un elenco dettagliato di tutto il materiale didattico, distinto per tipologia, della rete degli Istituti per la storia della Resistenza. Si tratta per lo più di esemplificazioni concrete di laboratorio storico, realizzate con gruppi di insegnanti su tematiche e problemi di rilevanza generale (le guerre del Novecento, l’antisemitismo e le leggi razziali in Italia, la Resistenza, l’emigrazione, le dinamiche e i conflitti interculturali, …), con riferimenti precisi e documentati ai contesti locali. Si può avere un’idea sufficientemente articolata di questi lavori visitando il sito Internet della Commissione Didattica dell'Insmli Storie contemporanee. Didattica in cantiere, <http://www.novecento.org>, una rivista on-line pensata e realizzata per "fare storia" in modo diverso, attraverso percorsi di ricerca e di laboratorio.

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