Internet e l'uso pubblico della storia

 

Alla fine degli anni '90 vari Istituti di storia della Resistenza si sono "affacciati" sul cyberspazio. 25 Istituti, su un totale di 66, hanno allestito un sito web (due per l'Insmli) e questo numero è destinato crescere rapidamente. I siti web si stanno avviando a superare il numero delle riviste edite dagli Istituti (1) e, in prospettiva, si può pensare che diventeranno uno degli strumenti più diffusi della loro presenza "esterna". Si tratta di due modi diversi, e per certi aspetti non comparabili, di progettare e definire il rapporto con il "pubblico" e gli interlocutori del proprio lavoro di documentazione, ricerca, divulgazione storica: la forma-rivista di studi storici ha alle spalle una consolidata tradizione e garantisce riconoscibilità e autorevolezza, anche se in ambiti numericamente ristretti e selezionati; il sito web è una modalità di presenza nuova e per molti aspetti non codificata in un territorio, il cyberspazio, del quale non è facile rintracciare le coordinate ma che rappresenta già oggi un ambito di "uso pubblico" della storia. Sono molti infatti i siti che trattano di argomenti storici, con particolare riferimento ai temi della contemporaneità. La relativa facilità con la quale è possibile allestire un sito web per chi ha competenze tecniche (non necessariamente elevate) e interesse per la storia, significa da un lato che aumenta il sovraccarico di informazione con la conseguente difficoltà di valutare e distinguere siti validi da siti non validi, e dall'altro lato che il cyberspazio sta diventando la nuova frontiera in cui si esprime una "opinione pubblica" dalle caratteristiche inedite, con particolare riferimento a temi storici. Per avere un'idea di questo fenomeno basti pensare al ruolo svolto nel dibattito sulla Shoah da alcuni siti negazionisti, o al rilevante numero di siti statunitensi sul tema della Guerra Civile americana. Elementi ulteriori e non secondari di riflessione sono infine dati dal crescente interesse di varie case editrici per il Web publishing e dalla prospettiva sempre più vicina dello spostamento sul Web di una parte delle attività editoriali, con particolare riferimento alle riviste specializzate.

NOTE
1 24 riviste. Questo dato sulle riviste edite dagli Istituti di storia della Resistenza è stato ricavato dallo spoglio delle riviste degli Istituti associati 1997-1998 a cura di Annamaria Galbani, pubblicato nel n.215, giugno 1999 di "Italia contemporanea". torna su