Dallo spazio logico all'interazione

 

Per una presentazione più completa dei siti collocati nelle due ultime categorie può essere utile, oltre che tenere presenti i parametri prima indicati, predisporre strumenti che permettano di procedere in modo più analitico. Questi possono essere ripresi da alcune concettualizzazioni prodotte in sede di analisi degli ipertesti (4), tenendo presenti le differenze tra siti e ipertesti ma considerando anche che la struttura ipertestuale costituisce l'elemento di fondo comune a tutti i siti web. Un sito può essere considerato, nella sua sostanza, uno spazio articolato nel seguente modo: a) uno "spazio logico", e cioè una strutturazione dei contenuti che precede logicamente e cronologicamente la manifestazione visibile del sito e che è guidata dal principio di condensazione; b) uno "spazio visibile", e cioè il modo in cui il sito si manifesta; si tratta di uno spazio sintattico, nel quale sono presenti elementi eterogenei che interagiscono secondo regole date e ai quali sono attribuite specifiche funzioni. Il principio-guida è quello della disseminazione. Importanti sono le regole riguardanti la connessione interna, cioè i rapporti tra gli elementi di una stessa "pagina" o schermata, e la connessione esterna, cioè i rapporti tra la singola "pagina" e le altre "pagine" o il resto di Internet; c) uno "spazio agito", che riguarda le dinamiche di fruizione. E' lo spazio in cui l'utente compie delle azioni al fine di rendere "attuali" i testi "virtuali" contenuti nel sito. Componenti metatestuali come gli indici e i frames consentono di navigare nel sito secondo percorsi omogenei agli interessi dell'utente. In questo spazio si realizza il patto di collaborazione tra l'utente e il sistema. Nella tabella si trova la presentazione di alcuni siti secondo i parametri indicati.

 

NOTE
4. Gianfranco Bettetini, Barbara Gasparini, Nicoletta Vittadini, Gli spazi dell'ipertesto, Milano, Bompiani, 1999. torna su