Autore/ Istituzione: La realizzazione del sito è stata curata da un gruppo di ricercatori storici e specialisti informatici, con la collaborazione dell’Istituto per la Storia dell’Età Contemporanea (ISEC) di Sesto San Giovanni (Milano).

Descrizione: Il sito, che si presenta come un contenitore di documenti storici, è diviso in cinque sezioni, di cui tre sono le più importanti. Nella “Presentazione” gli autori sotttolineano gli scopi e le finalità che si vogliono proporre, ovvero rendere pubblici documenti in parte inediti e in parte conosciuti  sui crimini dell’esercito italiano in Yugoslavia e in Africa orientale e Libia. Nella stessa presentazione viene dichiarata la provenienza delle fonti archivistiche nonché un fine didattico-divulgativo del sito stesso. La visione dei documenti è possibile in due modi, cioè attraverso la sezione “Itinerari” oppure quella intitolata “Documenti”.  Una sezione è dedicata infine alle immagini, in gran parte dell’occupazione italiana in Yugoslavia, concesse in parte dalla Fondazione ISEC (Istituto per la Storia dell'Età Contemporanea, Sesto S. Giovanni (Mi) e in parte ricavate dalla pubblicazione di D. Mattiussi, L. Patat, M. Puppini, Una lunga notte 1942-1945. La collezione Erminio Delfabro.

La sezione riguardante l’Africa Orientale comprende cinque itinerari che hanno come argomenti la repressione e la rioccupazione della Libia negli anni venti, la guerra in Etiopia, la repressione e i campi di concentramento, di punizione e di rieducazione per civili presenti nelle colonie italiane, l’uso dei gas contro le popolazioni civili; in alcuni di questi sono presenti tabelle molto precise con indicazioni di luoghi, provenienza dei detenuti nel caso dei campi, numero dei detenuti, tipologia di reato, decessi. Una ulteriore sezione è dedicata ai “Collegamenti” cioè ai link. La navigabilità del sito è molto buona e la struttura è semplice; gli autori assicurano nella presentazione un ulteriore aggiornamento dei documenti e delle foto.