Finalità dell'insegnamento

 

 

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Come tradurre le considerazioni precedenti, di carattere generale, in indicazioni più specifiche per la elaborazione di un curricolo di storia? A quali esigenze attuali della società e della scuola vogliamo dare risposta con una storia di uomini e di donne?

La complessità del mondo attuale in cui operano processi di globalizzazione accanto al proliferare di neocomunitarismi e di particolarismi, in cui la trasformazione delle discipline coincide con la crisi delle narrazioni propria della condizione postmoderna, richiede la capacità di situarsi nel proprio presente come punto di osservazione e di misurarne la distanza dal passato, ma anche di saper ridefinire linguaggi e significati.

Alla scuola rinnovata si chiede di aiutare i giovani e le giovani a collocarsi in questo mondo in rapida trasformazione, rendendoli consapevoli dei processi oggettivi e soggettivi già avvenuti e fornendo strumenti per governare quelli aperti. Di fronte a mutamenti demografici e culturali così imponenti come quelli attuali è oggi particolarmente difficile e problematico accompagnare le ragazze e i ragazzi nei processi di identificazione; occorre dare loro la consapevolezza della valenza culturale, storica, politica della costruzione delle identità sessuali e contemporaneamente offrire strumenti di espressione e conoscenza di sé e del proprio singolare, individuale modo di assumerle.

Gli studenti non dovrebbero studiare la storia solo per sapere "che cosa è successo", o per conoscere le strutture economiche e sociali del passato, ma anche per imparare ad orientare i loro pensieri, le loro percezioni, le loro strategie secondo differenti scale, temporali e geografiche. La capacità di pensarsi nel tempo, di pensare la realtà in mutamento e di vedere se stesso all’interno del mutamento, sono i presupposti perché un soggetto si rapporti ad una realtà presente e futura, intesa come modificabile, in termini attivi e non passivi, e rappresenta dunque un vero e proprio apprendistato di cittadinanza. Storicizzare il presente, compresa la costruzione sociale del genere, significa sottrarre le differenze alla loro naturalizzazione, riconoscerne la natura storica e la valenza culturale; si pensi, ad esempio, a come la questione delle origini, delle radici, delle appartenenze naturali sia ancora presente nei moderni nazionalismi, che, secondo modelli antichi, continuano a fondarsi su un immaginario del corpo femminile come elemento di trasmissione delle appartenenze di sangue.

La dimensione del pensare storicamente può concretizzarsi in alcune capacità: a riconoscere la diversità dei criteri organizzativi delle società del passato rispetto a quelli del mondo che ci circonda e, nella realtà di oggi, conquistare il rispetto per l’altro da sé senza per questo perdere il senso della propria collocazione culturale e morale.

L’acquisizione di un senso storico, d’altra parte, è compito dei diversi insegnamenti e non solo dello specifico disciplinare; se si evidenzia la storicità delle diverse discipline si porta avanti un lavoro molto importante ai fini della formazione di una mentalità e si comunicano importanti nozioni di base. Trasmettere un’eredità o un patrimonio preparando alla modernità, articolare memoria e immaginazione creatrice, radicamento e universalità, distanza critica e iniziazione al linguaggio simbolico sono compiti infatti che difficilmente possono essere affidati al solo docente di storia, ma che possono essere l’ambizioso obiettivo di progetti pluridisciplinari. .