Specificità della fonte orale. I filtri e i nodi

 

La fonte che si costruisce, che non preesiste. Con questa consapevolezza si devono affrontare le questioni della specificità.

1. La doppia soggettività. Si manifesta sempre un’interferenza reciproca tra intervistatore e intervistato ed é illusorio pensare di eliminarla attraverso questionari chiusi. Ogni intervista è produzione (e non prodotto statico ) di un discorso, ed è necessario uno spazio di distanza tra intervistato e intervistatore, per consentire l’esercizio critico e autocritico. Si deve stabilire una relazione sulla base del rispetto del testimone e del "patto"( esplicitare le finalità della ricerca, rispettare le condizioni e le richieste, ecc.).

.2. L'attendibilità. Essere consapevoli della memoria e della soggettività di chi racconta ( il peso del dopo, delle circostanze in cui si produce il racconto, dei condizionamenti interni e esterni, ecc ). Ad esempio, nel racconto autobiografico si manifestano meccanismi di difesa, depurazione, rimozione di momenti incresciosi, dolorosi, paurosi : occorre saper decodificare (è un problema di interpretazione ). Memoria e oblio: è un nesso stretto e complesso, che non dipende mai, meccanicamente, dalla quantità del tempo trascorso dai fatti.

3. Linguaggio, parola, racconto. La comunicazione orale ha le sue norme, i suoi codici, i suoi linguaggi, che non sono una semplice trasposizione della cultura scritta. Occorre essere consapevoli dei meccanismi della trasmissione e della cultura orale .

4.Tipologia delle fonti orali. E’ sempre utile un esercizio di chiarezza e di distinzione sulle diverse forme tipologiche della fonte, come ad esempio nella seguente proposta di classificazione (P. Brunello e I. Mattozzi, in La storia: fonti orali nella scuola):1. testi formalizzati ( etnotesti - canti , favole, etc );2. testimonianze su un aspetto di vita collettiva (alimentazione, scuola, ...); 3. testimonianza fattuale su un evento; 4. periodi di vita del testimone ( la Resistenza, la prigionia, il 68 ); 5. storia di vita;  6. testimonianza contemporanea agli eventi.

Sulle storie di vita ( autobiografie e tranche de vie): se si considerano testi storiografici, occorre andare oltre le informazioni sulla struttura narrativa (enfatizzazione dell'analisi dei testi con strumenti della sociolinguistica e della critica letteraria ) e considerarle, ad esempio, fonti per

storia dell'individuo
storia della famiglia
storia del lavoro, culture del lavoro
storia di comunità locali e storie di tutti ( incontro piccola - grande storia )