Le questioni dell'interpretazione

 

Il racconto dell’esperienza autobiografica
La fonte orale ci offre materiali documentari, spesso importanti, insostituibili anche sotto il profilo informativo (condizioni di lavoro in fabbrica, ad es.), ma sono sempre informazioni elaborate dai filtri della soggettività, della memoria; sono sempre elaborazioni soggettive delle proprie storie di vita ( non dobbiamo in linea di principio richiedere informazioni cronologiche, quantitative, dati , ecc.). Per una corretta interpretazione, ad esempio delle testimonianze di lavoratori e lavoratrici di ambiente operaio e contadino e in genere del mondo popolare, è bene tenere presenti alcune avvertenze, superando la tendenza a scorgervi genericamente espressioni di spontaneità, ingenuità e simili:

- conoscere gli strumenti critico - interpretativi della cultura popolare, su cui esiste un ampio spessore di studi e esperienze;

- influenza stretta dei modelli, dei valori delle classi dominanti per adesione e/o per contrasto ( paternalismo; offensive ideologiche; ad es. la persuasione al razzismo nel periodo fascista; oggi i media e la pubblicità...);

- non assenza di ideologia, ma diverso universo ideologico (ad es. nei militanti di base, rispetto ai dirigenti politici e sindacali );

- ruolo e importanza degli aneddoti ( talora dei giudizi), spesso pedagogico- moraleggianti, in contrasto con altre parti, talora un "fossile" del passato, relativamente impermeabili al presente (ad es. elementi di trasgressione delle norme nella sostanza del racconto, contraddetti dall'aneddoto, ispirato alla generosità, alla solidarietà, all’etica, ecc.)

- percepire la concatenazione e la struttura del testo narrativo in cui si esprime il racconto. Chiedersi l'origine dell'errore, il perché della modificazione dei fatti.

- interferenza dei mass- media, massiccia e frequentemente introiettata, a condizionare e modificare la memoria dell’esperienza autobiografica individuale.

I meccanismi della memoria
Indispensabile un approccio alle tematiche della memoria, almeno per quanto riguarda gli aspetti essenziali:
Memoria individuale e sue variazioni in contesti diversi:, rapporti tra memoria personale (individuale, familiare) e sfera sociale, con i vari tipi di memoria: comune: per co-vissuti; collettiva: elaborazione e selezione della memoria comune in memoria collettiva di gruppo, di generazione; sociale, serbatoio a cui il gruppo attinge per elaborare la memoria collettiva (cfr.: Jedloswski).

Memoria e oblio
Anche su questo intreccio- di grande rilievo per il nesso memoria- storia- pesano i rapporti con la sfera sociale: ogni racconto del passato è sempre frutto del presente in cui viene prodotto ed è questo presente a far affiorare o a rendere dicibili aspetti prima dimenticati o taciuti e a sommergerne nel silenzio altri, non più legittimati


Memoria individuale e memoria della comunità
Spesso una ricerca con le fonti orali si inquadra in una precisa dimensione territoriale. In questo caso, è necessario affrontare un altro ordine di problemi, legati alle visioni del mondo locale e all’influenza degli stereotipi della memoria collettiva sulla memoria individuale. Si può verificare l’adesione collettiva a un modello interpretativo del passato che produce un'identità comune di riferimento (autocelebrazione di una comunità - esaltazione del passato - autodenigrazione del presente); filtri che non lasciano passare ciò che "offende" la maggioranza, che allontaanano da sé il negativo e lo confinano all’esterno, al diverso; la memoria di una strage nazista che si può sviluppare in senso antipartigiano, con rovesciamento della responsabilità e della colpa: Si vedano gli studi di Giovanni Contini, in particolare La memoria divisa, Milano, Rizzoli, 1997 e l’opera di Sandro Portelli, L’ordine è già stato eseguito,Roma, Donzelli, 1999.

Ricordiamo in ogni caso che biografie ed esperienze di vita della gente comune ci aiutano a ricostruire l'esperienza soggettiva della storia: come sono stati possibili i grandi avvenimenti collettivi, come sono stati vissuti i grandi sconvolgimenti, ma anche come si pongono i giovani, oggi. Per una traccia in tal senso:

Nadia Baiesi e Elda Guerra ( a cura), Interpreti del loro tempo. Ragazzi e ragazze tra scena quotidiana e rappresentazione della storia, Bologna, Clueb, 1997;

Maria Teresa Sega, Raccontare la vita. Biografia e didattica della storia, "Storia e problemi contemporanei ", Isml Ancona, 1996, n.17.