Il procuratore generale del Tribunale penale internazionale, la canadese Louise Arbour, ha reso noto
il 27 maggio 1999 l'imputazione come criminali di guerra di Milosevic
e di altri quattro leader politici: Milan Milutinovic, presidente della Repubblica
Serba, Nikola Sainovic, vice primo ministro della Repubblica Federale Jugoslava, Dragoljub
Ojdanic, capo di stato maggiore delle forze armate jugoslave, Vlajko Stojiljkovic,
ministro degli interni della Repubblica serba.
I cinque sono penalmente responsabili per la deportazione di 740.000 kosovari albanesi e
per l'uccisione di 340 kosovari albanesi non identificati. Sono accusati di crimini
contro l'umanità, in particolare di omicidio, deportazioni, violazioni delle leggi e
delle consuetudini di guerra
Il mandato di cattura è stato emesso in 185 paesi, membri delle Nazioni
Unite e quindi compresa la Jugoslavia, e in Svizzera.
Le prove sono ricavate da materiale raccolto dai satelliti spia degli Usa.
La procuratore generale Arbour ha dichiarato: "La cosa importante è stata di
riuscire a incriminare Milosevic non tanto come "vertice" della catena di
comando, ma per le sue reali responsabilità per ciò che accade in Kosovo. (. .. )
Questo mandato è parte di un movimento più grande - in atto da qualche anno -che si
propone di mettere fine all'impunità di quei capi di stato che hanno dirottato la
sovranità del loro Paese, appropriandosene. Ciò che abbiamo fatto in molti casi, come
quello di Pinochet, di questo Tribunale, di quello gemello per i massacri in Ruanda non è
un'usurpazione della sovranità popolare, ma una sconfitta degli abusi dei potenti.
(... )
La Comunità internazionale non vuole più la pace ad ogni costo, ma pace con giustizia.
Certo, nel breve termine, è possibile che questo atto provochi un passo indietro nella
mediazione, ma è un investimento per una pace migliore e più duratura, quando
arriverà." ("Corriere della Sera", 29 maggio 1999).
Il rappresentante della Repubblica federale jugoslava all'Onu, Vladislav Ivanovic,
ha dichiarato in merito all'incriminazione del presidente Milosevic: "Il Tribunale ha
compromesso la propria indipendenza, criminalizzando il Presidente, che sta resistendo
eroicamente ad un'aggressione da parte della Nato. Il Tribunale si rende così complice
dell'aggressione Nato"
("la Stampa", 28 maggio
1999)
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