Presentazione
La didattica della
storia contemporanea presenta una tripla problematica: quella di
riguardare argomenti a volte non ancora scandagliati a fondo dalla
storiografia; quella relativa all'ipertrofia delle fonti (testuali,
iconiche, filmiche, testuali, sonore…); e quella di potere poggiarsi
sulla figura del testimone.
Si tratta di
elementi che impongono al docente un impegno professionale
particolarmente rigoroso e delicato.
Nello stesso tempo,
questi medesimi fattori spingono ad un approccio didattico che
valorizzi, nei processi di apprendimento, il protagonismo dei ragazzi.
In presenza di fonti abbondanti ed eterogenee, di testimonianze
dirette, di interpretazioni storiche ancora lontane dall'essere
consolidate, il coinvolgimento dei discenti nella produzione del
proprio sapere storico, l'esplicitazione piena dei criteri di
"costruzione" della verità storica, appaiono un'esigenza
assieme didattica ed etica.
In questo
senso, il nesso storia/memoria costituisce l'asse portante di una
proposta didattica orientata all'apprendimento consapevole. Essa
prevede una serie di strumenti didattici che valorizzino il ruolo dei
discenti: l'utilizzo della memoria soggettiva e delle fonti orali,
innanzitutto; ma anche il brainstorming, la discussione collettiva, il
lavoro di gruppo, la riflessione presente/passato/presente; l'utilizzo
di strumenti multimediali; la drammatizzazione.
Le fonti di memoria
soggettiva, in particolare, assumono la duplice veste di strumenti di
motivazione didattica e di fonte. Da una parte convogliano e suscitano
emozioni, sentimenti, posizioni morali; dall'altra, attraverso
operazioni critiche di decodificazione e contestualizzazione,
permettono di ricostruire con rigore porzioni di verità storica.
La destinazione
dell'intervento è imprecisata: potrebbe trattarsi di una quinta
superiore come di una terza media, con gli adattamenti del caso.
A) COSCIENTIZZAZIONE
La prima
fase, propedeutica a quella strettamente didattica, è quella di “coscientizzazione”,
che il docente conduce sul proprio vissuto in relazione all’oggetto,
al fine di valutare in che modo esso possa svolgere un ruolo
(motivazionale e/o di fonte) nell’attività didattica.
Rispetto
all'argomento "La grande trasformazione. Il lavoro", il
gruppo ha concordato di interrogare il proprio vissuto sulla base di
quattro sollecitazioni:
a) il concetto di
"lavoro" ereditato dalla propria famiglia e dal proprio
ambiente
b) il
"valore" attribuito al lavoro in età immediatamente
prelavorativa;
c) le proprie
esperienze di lavoro nel tempo;
d) l'attuale lavoro
di insegnante nel contesto sociale di appartenenza.
Dalle
testimonianze sono emersi alcuni snodi biografici rilevanti: il
ricordo di mestieri oggi scomparsi (la vendita del ghiaccio a
domicilio, certe forme di artigianato, l'utilizzo dei cavalli nel trasporto
locale); la fortissima distinzione tecnologica, sociale e culturale
esistente negli anni Sessanta e Settanta tra lavoro
"manuale" e lavoro "intellettuale"; il senso di
gratificazione derivante dalle piccole somme guadagnate, in età
scolare, grazie ad alcune attività estive; gli oggetti ricchi di
fascino (vasi, bottiglie, contenitori di vari materiali oggi
sostituiti dalla plastica) esistenti nella bottega commerciale della
propria famiglia; il fascino e l'avversione assieme avvertiti verso le
forme tecnologicamente più evolute di attività lavorativa; la
fortissima valenza identitaria attribuita, in ogni caso all'attività
lavorativa; la forte emozione/avversione sperimentata in esperienze di
fabbrica, riconosciuta, come luogo paradigmatico di sfruttamento; i
dubbi e le conferme rispetto alla diffusione, durante gli anni
Settanta, di ideologie ostili al lavoro operaio.
Da questo esame
collettivo è emersa una problematica ricchissima, che si ritiene potrà
intervenire costantemente nello svolgimento delle attività didattiche
per accendere curiosità, esemplificare le diversità generazionali;
evidenziare il carattere storicamente determinato anche delle
rappresentazioni simboliche e dell'immaginario in genere.
La
seconda macrofase è quella strettamente didattica, modulare
B)
INTERVENTO DIDATTICO
1.
MOTIVAZIONE
Definiti
destinatari, tempi e obiettivi, il modulo prevede una prima sottofase
di motivazione degli
studenti. Essa inizia con una un’attività di brainstorming,
alimentata anche dall’esame di alcuni documenti che saranno poi
riutilizzati come fonti. Dalla discussione emergerà una prima
mappatura concettuale, che permetterà, fra l’altro di tematizzare
l’oggetto. Al brainstorming seguirà una fase di
riflessione/discussione scaturita dalle memorie soggettive del
docente, dei ragazzi, dei famigliari dei ragazzi, interrogati con
interviste.
2.
RICERCA
Si
passa così ad una seconda sottofase di “Ricerca” che inizia, a
partire dagli esiti delle attività precedenti, dalla
tematizzazione dell’oggetto. In base ai “temi”
individuati, i ragazzi vengono divisi in gruppi. Il docente propone
loro una serie di fonti documentarie - fra le quali, in particolare,
quelle orali - e una
serie di "testi di contestualizzazione": manualistica e
saggistica varia che permetta ai ragazzi di rapportare i documenti che
esamineranno ai dati economici, sociali, politici e culturali di
riferimento. A tutti il docente fornisce una serie di indicazioni
sulla problematica della critica delle fonti. Dopodiché i vari
gruppi, dopo un’introduzione del docente, esaminano le fonti a
disposizione, le discutono e riportano l’esito della loro ricerca in
una scheda monografica. Le schede saranno distribuite e discusse
collettivamente e permetteranno di elaborare una seconda e più
articolata mappa concettuale che rilancerà il nesso presente /
passato / presente
3.
SOCIALIZZAZIONE
E’
prevista poi una sottofase di socializzazione che potrà avvenire
mediante una drammatizzazione progettata dai ragazzi con
l’assistenza di esperti; un dossier cartaceo stampato e distribuito;
un ipertesto su Cd rom o un sito
web; una mostra, con spazi autogestiti; un
momento di esplicitazione della loro esperienza ai compagni
delle altre classi, anche con la famiglia.
Descrizione del
modulo
1.
Titolo. La grande trasformazione (1950-1970). Il lavoro
2.
Destinatari
Studenti di una
classe quinta superiore
Studenti di una
classe terza media
NB: Si
presuppongono necessari adattamenti metodologici in relazione alla
articolazione, complessità, profondità dell'intervento didattico,
che rimane tuttavia, nell'impianto di fondo, del tutto analogo nei due
casi.
3.
Obiettivi
3.1.Conoscenze
3.2.Competenze
3.3.Capacità
4.
Tempi
Dalle 6 alle 9 settimane
5.
Preconoscenze
Lineamenti
di teoria dello sviluppo capitalistico
Lineamenti
di storia economica italiana durante il fascismo
Lineamenti di
storia sociale italiana dal primo Novecento al fascismo
6.
Contenuti didattici
6.1.La motivazione. Dal presente al passato
6.1.1.
Brainstorming
6.1.2.
La memoria soggettiva del docente
6.1.3.
La memoria soggettiva
6.2.La ricerca
6.2.1.
Elementi di critica delle fonti orali
6.2.2.
L'analisi del passato
6.2.2.1.
Tematizzazione
6.2.2.2.
Selezione delle fonti
6.2.2.3.
Testi di contestualizzazione
6.3.La socializzazione
6.3.1.
Drammatizzazione
6.3.2.
Presentazione dei risultati
7.
Metodologie e strumenti
7.1.Il metodo
7.1.1.
Motivazione e partecipazione
7.1.2.
Una nuova pedagogia
7.2.Gli strumenti
7.2.1.
La memoria soggettiva
7.2.2.
Le fonti orali
7.2.3.
Altre fonti documentarie
8.
Verifiche
Sviluppo del
modulo
NB: Il testo che segue rappresenta il
trasferimento su Word delle diapositive del file PowerPoint sul quale
si è lavorato. Si tratta di un canovaccio che fornirà la guida per
il lavoro dei prossimi mesi
La grande trasformazione
Il lavoro
Memoria
e didattica della storia contemporanea
Premessa. La coscientizzazione
•
Fase preliminare alla
attività didattica
•
Riflessione condotta
dal docente sul proprio vissuto in relazione all’oggetto del suo
intervento didattico
•
L’obiettivo è
valutare in che modo il proprio vissuto può intervenire nel lavoro
didattico sia sotto un profilo motivazionale che di ricerca
•
Rispetto al tema “La
grande trasformazione. Il lavoro”, la riflessione riguarderà
–
Il “valore” del
lavoro
–
Le esperienze
–
Il proprio lavoro nel
contesto sociale
Il modulo
Preconoscenze
Destinatari
Obiettivi
Tempi
Attività didattiche
Metodologie e strumenti
Strumenti di verifica
Preconoscenze
•
Lineamenti di teoria
dello sviluppo capitalistico
•
Lineamenti di storia
economica italiana durante il fascismo
•
Lineamenti di storia
sociale italiana dal primo Novecento al fascismo
Destinatari
Quinta classe superiori, terza media
Obiettivi
•
Conoscenze
–
Le trasformazioni del
lavoro in Italia e nel proprio territorio dagli anni 50 ai 70
•
Competenze
–
Utilizzazione delle fonti
orali, filmiche, letterarie, iconiche
–
Produzione di testi
argomentativi monografici
–
Produzione di questionari
–
Produzione di testi
autobiografici e creativi
•
Capacità
–
Interpretazione critica
del presente
–
Valutazione critica del
valore del lavoro
–
Valutazione critica delle
implicazioni socio-culturali del lavoro in relazione al genere
–
Consapevolezza di essere
soggetti attivi e responsabili di storia
Tempi
•
A seconda dei destinatari si
ipotizza un periodo che può andare dalle 6 alle 9 settimane
Attività didattiche
•
La motivazione
–
Dal presente al passato
•
Brainstorming
•
La
memoria soggettiva
•
La ricerca
–
La critica delle fonti orali
–
Analisi del passato
•
La socializzazione
La motivazione
Dal presente al passato
–
Brainstorming: “Il lavoro”
–
La memoria soggettiva
•
La
memoria del docente (ev.)
•
La
memoria dei discenti
–
Intervista
Brainstorming
•
Titolo: “Il lavoro”
•
Obiettivi
–
Suscitare interesse
–
Problematizzare
–
Costruzione di una mappa concettuale
•
Metodo
–
Esame di immagini
•
Foto:
1, 8, 9, 10, 20, 25,
–
Discussione guidata
Brainstorming. Mappa. Esempio
La memoria soggettiva
La memoria del docente
•
La memoria del docente sul tema
–
Esempi: Serena, Donatella,
Alberto
•
Discussione con i ragazzi della
memoria presentata
•
Definizione dello strumento
intervista
La memoria soggettiva
La memoria dei discenti
Ricordi
–
I ragazzi vengono invitati ad interrogare i parenti e gli amici
più anziani sulle loro esperienze lavorative mediante registratore o
filmati, a cui seguirà la trascrizione
•
Intervista ai famigliari
–
Anche mediante registrazione o video
La ricerca
La critica delle fonti orali
–
La doppia soggettività della fonte orale..
–
Attendibilità della fonte orale…
–
Tipologie della fonte orale..
La ricerca
Analisi del passato
–
Tematizzazione
–
Identificazione delle fonti
–
Testi e strumenti di
contestualizzazione
•
Manuale
•
Saggistica
•
Cronologie
•
Cartografia
•
altro
Tematizzazione
•
La tematizzazione risulta
dalla discussione condotta durante il brainstorming
•
Le trasformazioni del
lavoro (costituzione di gruppi)
–
Cronologie e luoghi
–
Il lavoro operaio
–
Il lavoro contadino
–
Il lavoro delle donne
–
Il terziario
–
Lavoro e relazioni sociali (sindacato, affettività…)
•
I modelli di sviluppo
Le trasformazioni
del lavoro
•
Cronologie e luoghi
–
Introduzione del docente
–
Ricerca degli studenti su carte tematiche, immagini, dati dei 5
censimenti, ecc. al fine di determinare
•
Una
cronologia dello sviluppo
•
Una
geografia dello sviluppo
–
Discussione dei risultati
–
Produzione di una scheda monografica sull’argomento
Le trasformazioni
del lavoro
•
Il lavoro operaio
–
Introduzione del
docente
–
La ricostruzione e gli
anni Cinquanta
•
Brani
filmici da Guido Chiesa; “Volare”
•
Immagini
dall’archivio Fiat
•
Discussione
sull’immagine “Minatori al lavoro…”
•
Interviste
ad operai dell’industria tratte da “Memoria operaie”
Le trasformazioni
del lavoro
•
Il lavoro contadino
–
Presentazione e
discussione delle interviste realizzate
–
Brani da Aris Accornero,
“Il lavorare quotidiano” da Storia fotografica..
–
Brani da Revelli, Il
mondo dei vinti e L’anello forte
–
Discussione su
–
Canzoni contadine
–
Interviste
Le trasformazioni
del lavoro
•
Il lavoro delle donne
–
Immagini: Interni di
case a Palermo, Orlatura delle scarpe
–
Immagini: donne che
escono da una fabbrica tessile
–
casalinghe, contadine e operaie
–
Interviste alle mamme, alle nonne….
–
Interviste alle docenti della classe e alle bidelle
–
Autobiografie
Le trasformazioni
del lavoro
•
I modelli di sviluppo
Le trasformazioni
del lavoro
•
Lavoro e relazioni sociali
–
Mario Mosca, C’era
una volta la classe operaia
Il lavoro delle donne operaie
•
L’emigrazione
•
L’impegno
politico sociale delle donne
–
Visione e discussione di
brani di film Rocco e i suoi fratelli
–
Immagini di comizi e
assemblee sindacali (18, 19, 20, 21)
–
Emigrante con la
valigia, (24)
–
Testimonianze dirette di
protagonisti sindacali
–
Dati statistici sulle
iscrizioni al sindacato…
–
Brani tratti da romanzi
(Calvino, L’avventura di due sposi)
–
Passi poetici (ev.)
Ritorno al presente
•
Brainstorming
•
Riflessione critica sul proprio
territorio nel tempo
•
Il “valore” del lavoro
Le trasformazioni
del lavoro
•
I corpi, i suoni, le parole
(animazione/drammatizzazione/metarappresentazione)
–
Alla luce della
riflessione e delle conoscenze acquisite attraverso le interviste, i
documenti, le discussioni svolte, i discenti costruiscono assieme al
docente una storia, che
può essere rappresentata da degli attori sotto la regia dei ragazzi.
Socializzazione
•
Rappresentazione “I
corpi, i suoni, le parole”
•
I ragazzi presentano poi
i risultati del loro lavoro, attraverso un dossier stampato o
attraverso un ipertesto o sito web, ad una selezione di classi della
scuola.
•
Una mostra descriverà
con immagini e didascalie l’esperienza fatta
•
Alcuni spazi della mostra
saranno liberamente allestiti dai ragazzi (con impressioni personali,
produzioni letterarie, ecc.)
Metodologie e strumenti
1.
MOTIVAZIONE
Definiti
destinatari, tempi e obiettivi, il modulo prevede una prima sottofase
di motivazione degli
studenti. Essa inizia con una un’attività di brainstorming
alimentata anche dall’esame di alcuni documenti che saranno poi
riutilizzati come fonti. Dalla discussione emergerà una prima
mappatura concettuale, che permetterà, fra l’altro di tematizzare
l’oggetto. Al brainstorming seguirà una fase di
riflessione/discussione scaturita dalle memorie soggettive del
docente, dei ragazzi, dei famigliari dei ragazzi, interrogati con
interviste.
un
ipertesto su Cd rom o un sito
web; una mostra, con spazi autogestiti; un momento di esplicitazione della loro esperienza ai compagni
delle altre classi, anche con la famiglia.
2.
RICERCA
Si
passa così ad una seconda sottofase di “Ricerca” che inizia, a
partire dagli esiti delle attività precedenti, dalla
tematizzazione dell’oggetto. In base ai “temi”
individuati, i ragazzi vengono divisi in gruppi. Il docente propone
loro una serie di fonti documentarie. A tutti il docente fornisce una
serie di indicazioni sulla problematica della critica delle fonti.
Dopodiché i vari gruppi, dopo un’introduzione del docente,
esaminano le fonti a disposizione, le discutono e riportano l’esito
della loro ricerca in una scheda monografica. Le schede saranno
distribuite e discusse collettivamente e permetteranno di elaborare
una seconda e più articolata mappa concettuale che rilancerà il
nesso presente / opassato / presente
3.
SOCIALIZZAZIONE
E’
prevista poi una sottofase di socializzazione che potrà avvenire
mediante una drammatizzazione progettata dai ragazzi con
l’assistenza di esperti; un dossier cartaceo stampato e distribuito;
4.
Verifiche
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