Insegnanti testimoni di storia

 

. Uno degli assunti significativi per la nostra ricerca è la consapevolezza che nell’insegnamento della storia contemporanea i docenti sono, allo stesso tempo, organizzatori di sapere storico, ma anche testimoni degli avvenimenti che insegnano. Da qui proviene infatti l’interesse della nostra ricerca ad analizzare il nesso tra storia e memoria. Una domanda, in particolare, ci consente di individuare il livello di coscientizzazione degli intervistati, quella che chiede: "Ti sei mai sentito protagonista della storia?".

Uno degli intervistati mette in stretto collegamento l’impegno politico e la valorizzazione del soggetto : "Al tempo della partecipazione ai movimenti ti sembrava di essere protagonista della storia, perché pensavi di poter progettare il futuro e cambiare davvero qualcosa, di star dentro a un grande progetto collettivo." Di notevole interesse è la connessione che viene qui posta tra il protagonismo e la fiducia di cambiare il futuro, ci si sente protagonisti se si può agire e intervenire negli eventi e chiaramente questo è possibile con l’utilizzazione collettiva delle strategie e degli strumenti della politica.

Ma l’esserci nella storia è anche possibile dopo la crisi della politica ? Una docente afferma : "Sto attuando l’impegno di "silente militanza" verso i miei ragazzi. E’ una gratificazione puramente intellettuale, un grande impegno e un sacrificio. (...) se indaghiamo sul nostro essere al mondo, sul nostro essere o no protagonisti, arriviamo a capire se noi, in qualche modo, siamo soggetti attivi e partecipi o se siamo soggetti passivi che subiscono. E si arriva al discorso di essere cittadino." Cioè sostanzialmente alle modalità in cui ciascuno di noi esercita e difende i suoi diritti nel sistema democratico e come, nel caso specifico del docente e come la scuola possa essere un luogo di cittadinanza e di democrazia.

Ma la maggioranza degli intervistati si rappresentano marginali rispetto ai processi decisionali e ai grandi fatti storici. E a questa sensazione, probabilmente, non è estraneo il processo di dequalificazione sociale della professione docente e di perdita di centralità della scuola. In particolare, coloro che non intendono coinvolgere la propria soggettività nell’insegnamento, escludono forme di protagonismo.

Prendiamo, anche in questo caso, due autorappresentazioni opposte :
- "Esserci come soggetto elaborante, presente ed elaborante insieme. Io ho sempre creduto che comunque siamo soggetti di storia. E’ sempre stata una delle forze che mi spingeva, in certe mie insicurezze e paure, a non ritrarmi."
-"Non mi sento protagonista di storia in quanto insegnante. Si, gli insegnanti sono quelli che formano, tuttavia non tendo a vederli come protagonisti in modo particolare. (...) Con i ragazzi non appaio e non sono mai apparso come testimone."

E siamo così entrati nelle problematiche del rapporto con gli allievi.