Il 23 settembre 1998, sei mesi dopo l'inizio degli scontri tra
le milizie serbe e i combattenti kosovari dell'Uck, il Consiglio di sicurezza dell'Onu
adotta una risoluzione per fermare i combattimenti in corso. Ecco i passaggi principali
del documento.
II Consiglio di sicurezza, seriamente preoccupato per i recenti intensi combattimenti nel
Kosovo e per l'uso eccessivo e indiscriminato della forza da parte delle forze di
sicurezza serbe e dell'esercito jugoslavo, che ha avuto come conseguenza un alto numero di
vittime fra i civili e l'allontanamento di oltre 230.000 persone dalle loro case,
- chiede che tutti i fronti, i gruppi e i singoli individui
cessino immediatamente le ostilità e mantengano la tregua nel Kosovo;
- chiede che le autorità della Repubblica federale jugoslava
e la leadership albanese del Kosovo prendano provvedimenti per migliorare la situazione
umanitaria;
- richiama le autorità della Repubblica federale jugoslava e
la leadership albanese del Kosovo, affinché avviino immediatamente un dialogo che porti
alla soluzione politica dei conflitti;
- richiede che la Repubblica federale jugoslava
(a) disponga la cessazione di tutti gli interventi delle forze di sicurezza che colpiscano
la popolazione civile e ne ordini il ritiro;
(b) permetta l'effettivo e costante monitoraggio internazionale;
(c) agevoli il rientro sicuro dei rifugiati e dei profughi nelle loro case e permetta il
libero accesso alle organizzazioni umanitarie;
- Prende atto degli impegni del presidente della Repubblica
federale jugoslava
(a) a risolvere i problemi esistenti con mezzi politici;
(b) a non effettuare azioni repressive contro la popolazione pacifica;
(c) ad assicurare la piena libertà di movimento per i rappresentanti degli Stati esteri e
delle istituzioni internazionali;
(d) ad assicurare il pieno accesso alle organizzazioni umanitarie;
(e) ad agevolare il ritorno dei rifugiati e dei profughi.
- Insiste affinché la leadership albanese del Kosovo condanni
ogni azione terroristica.
(Traduzione di Antonella Finazzi
Gruppo Oxford - da "Il Corriere della Sera", 27 - 4 - 1999)
|