Uno, cento laboratori
Luciana Ziruolo
Istituto per la Storia della Resistenza e
dell'età Contemporanea della Provincia di Alessandria

Dando per scontato che ogni contributo scritto
richiederebbe una profondità di analisi e di riflessione escluse da questa nota, quelle
che seguono sono parole che intendono solo accennare ad alcune questioni.
Ad esempio, un problema ben noto a chi si occupa di
didattica nei singoli istituti storici e, più fortemente, in chi se ne occupa anche a
livello nazionale (Commissione didattica e, probabilmente, Landis)è, in sostanza, quello
di attribuire valore esemplare, paradigmatico, a esperienze certamente significative,
compiute all'interno dei propri ambiti di lavoro, ma non sempre esportabili o
generalizzabili.
Qui, perciò, si darà conto di un'esperienza, circoscritta
alla provincia di Alessandria, non per valorizzarne aspetti, risultati e efficacia,
peraltro, già riconosciuti dall'Amministrazione scolastica periferica e, più in
generale, dalla comunità scolastica locale, quanto per rendere esplicite condizioni e
fasi operative che solitamente vengono sottaciute. Questo per una ragione, spesso
sottovalutata, anche in didattica (come in altri campi della ricerca o della tecnica): non
si comunicano e non si socializzano passaggi, probabilmente ovvi, ma non necessariamente
noti, senza i quali fare aggiornamento, formazione, ricerca didattica rimangono spazi per
"iniziati", riservati a una nascente, o, forse matura, "lobby
didattica". Nel nostro campo, in sostanza, circolano notizie anche molto sofisticate
e raffinate su ricerche e tecniche, ma mancano, spesso, informazioni (probabilmente
scontate per taluni e per talune) su dove "cliccare" per accedere a livelli
superiori (tanto per non dimenticare la "lobby informatica").
Di seguito, perciò, si illustrerà un'esperienza di
laboratorio significativa, non certo per la rilevanza dei soggetti o dei contenuti, quanto
per l'intreccio delle soggettività, delle competenze e, forse, dei risultati.
Orizzonte
Costituzione 1997-1998: cinque laboratori in uno.
Occasione: finanziamento del Consiglio regionale del
Piemonte sul Cinquantesimo della Costituzione.
Obiettivo: far crescere la cultura civica.
Soggetti: il gruppo di ricerca della sezione didattica del
nostro istituto; 300 docenti della provincia delle scuole di ogni ordine e grado; 30
docenti formatori; 250 studenti e studentesse della scuola secondaria della provincia;
l'Assessorato all'istruzione della Provincia, il Provveditorato agli Studi.
Metodo: gruppi di lavoro e laboratori.
L'asse temporale: Presente/Passato/Presente (si parte da un
problema del presente, vicino ai ragazzi, si fa un affondo nel passato, si torna alle
domande del presente con consapevolezza e accresciute competenze).
Strumenti in dotazione nel nostro Istituto e nelle scuole
coinvolte.
Fonti di documentazione: pubblicazioni, periodici e
quotidiani, questionari, audiovisivi, film, ipertesti, ecc.
Il Laboratorio della Sezione didattica
Il progetto, con il contributo di Laurana Lajolo, è stato
elaborato e gestito in ogni fase dal gruppo della Sezione didattica.
Per le ragioni indicate nella breve premessa, nella
descrizione non si farà riferimento ai contenuti (per i quali si rinvia ai risultati:
pubblicazione cartacea e floppy-disk), ma agli aspetti e alle modalità operative, ai
processi che hanno reso possibile il successo del progetto.
Innanzitutto, che cosa è il gruppo della Sezione
didattica? È formato da una decina di docenti della scuola secondaria di I° e II°, con
competenze sociologiche, filosofiche, geografiche, solo eccezionalmente squisitamente
storiche. Il gruppo aperto ( qualche uscita è stata rimpiazzata da new entry), con
cadenza mensile, si riunisce da circa dieci anni nei locali dell'Istituto per affrontare
problemi metodologici, contenutistici, di politica scolastica, relativi all'insegnamento
della storia contemporanea e alle diverse soggettività in essa coinvolte. Numerosi sono
stati i risultati prodotti che vanno dalle pubblicazioni, all'organizzazione di convegni o
di corsi di formazione, alla partecipazione alla recente commissione provinciale e alle
équipe tutoriali.
Si tratta, evidentemente di un laboratorio di livello
avanzato, un gruppo di pari, in cui lo stile cooperativo fra adulti è collaudato nel
tempo, con un'ottima sfera relazionale di condivisione e di collaborazione; è uno
spazio-tempo in cui si apprende scambievolmente, si operano rielaborazioni disciplinari e
culturali, si negoziano significati, si confligge. È un luogo ad alta affettività ed
emotività, in cui entrano in gioco, anche in senso proprio, le passioni di uomini e donne
di scuola degli anni ottanta e novanta.
Questo laboratorio ha elaborato il corso di formazione (I
fase e II fase) per i colleghi della provincia e ha prodotto la pubblicazione Orizzonte
Costituzione. Materiali per un laboratorio, a cura di Giorgio Canestri e Luciana
Ziruolo, Alessandria, Keller, 1997.
Laboratorio Orizzonte Costituzione I e II fase
Sono stati trecento i docenti che hanno partecipato alla I
fase di Orizzonte Costituzione (sei lezioni-conferenza, gennaio-marzo 1997) a trenta di
loro (selezionati in base alle discipline di insegnamento e all'ordine d'arrivo dell'
adesione) è stata offerta la possibilità di partecipare a una seconda fase di formazione
con carattere di laboratorio (cinque incontri pomeridiani aprile-dicembre 1997).
Si sono così formati quattro laboratori, condotti da
appartenenti al gruppo della Sezione didattica. I conduttori hanno predisposto i
materiali, gli itinerari di lavoro, hanno illustrato le risorse strumentali e documentarie
presenti in Istituto.
In questi laboratori si è esplicitato il percorso di
costruzione della ricerca storica, accanto a momenti di lavoro collettivo vi sono stati
momenti di elaborazione individuale, si è acquisito uno stile di lavoro e un sapere
condiviso.
Gli spazi e gli strumenti sono stati quelli del nostro
Istituto.
Questo laboratorio ha prodotto un floppy-disk (distribuito
a tutte le scuole secondarie di I° e II° della provincia) Per un laboratorio di cultura
civica, contenente gli esiti dei quattro laboratori.
Laboratorio Orizzonte Costituzione III fase
Diversi insegnanti, partecipanti ai laboratori appena
descritti, hanno condiviso il nostro progetto di dar vita a dei laboratori Orizzonte
Costituzione all'interno delle proprie scuole e classi.
Si è trattato di laboratori di cooperazione fra adulti e
adolescenti (gennaio-maggio 1998). Gli spazi sono stati quelli delle scuole e delle classi
della provincia. I materiali sono stati quelli forniti dall'Istituto e naturalmente dai
singoli docenti che li avevano opportunamente predisposti nella II fase. I docenti
responsabili dei laboratori, in taluni casi, sono riusciti a coinvolgere altri colleghi
della scuola. Questi laboratori che hanno coinvolto diverse soggettività,
professionalità e competenze, hanno dato origine a svariate tipologie di materiali: la
rappresentazione teatrale, la cartellonistica, la relazione scritta, la storia di vita con
sussidi audiovisivi, la realizzazione di un segno-immagine (logo) per l'intero progetto.
Laboratorio Orizzonte Costituzione IV fase
Seguendo lo stile presente/passato/presente, ci premeva,
come Sezione didattica, verificare che cosa fosse accaduto in questo lungo processo di
laboratorio durato quasi due anni. Non solo, ci piaceva che tutte le componenti che
avevano partecipato al progetto, nelle varie fasi, fossero coinvolte contemporaneamente
per poter osservare i risultati del loro operato, soprattutto quelli non prevedibili.
Volevamo che i vari soggetti che avevano reso possibile l'operazione tutti compresi e
quindi Provveditore, Assessore, Vice-Presidente del Consiglio Regionale, Presidi,
Relatori, Docenti, Sezione Didattica, Studenti e Studentesse, potessero avere un saggio
dei processi e dei risultati. È nato così l'ultimo laboratorio Ragazze e ragazzi
all'opera (18 maggio 1998) una giornata tutti insieme per dar conto dei propri percorsi e
socializzare con gli altri le proprie esperienze.
La giornata è stata interamente gestita dagli studenti
(grazie alla partecipazione di due classi dell'istruzione artistica anche le soluzioni
grafiche dell'invito e l'adesivo-ricordo della giornata sono stati predisposti dai
ragazzi). Lo scambio dei ruoli era continuo: protagonisti, spettatori e poi ancora
protagonisti.
La sensazione che tutto avesse funzionato c'era al punto
che, inopinatamente, le autorità politiche presenti hanno manifestato agli studenti e
alle studentesse il desiderio di non disperdere tutto quel prezioso materiale ma di
offrirlo in una mostra provinciale che si dovrebbe tenere nel prossimo mese di aprile.
Orizzonte
Costituzione laboratorio gioco
Eravamo proprio alla fine e tale è stato l'appagamento
datoci da quei ragazzi e ragazze all'opera (si erano anche premuniti, al contrario di noi,
per documentare la nostra giornata con fotografie e VHS) che abbiamo pensato di dedicare a
loro il laboratorio ludico che avevamo ritagliato per noi della Sezione didattica. Una
decisione da prendere in poche ore e da rendere possibile e realizzabile tecnicamente
(fotocopie, fax, premi, ecc.). Di che cosa si è trattato? Un componente del nostro
gruppo, con competenze di educazione linguistica e molto lavoro svolto nel Movimento di
cooperazione educativa, aveva predisposto dieci anagrammi su commi o parole chiave della
Costituzione per giocare fra di noi, poterci prendere in giro, non certo misurare, e
vincere la solita bambolina. Quando la mattina del 18 maggio ci siamo accorti che dovevamo
molto ai ragazzi e alle ragazze, gli anagrammi sono stati la nostra risorsa: abbiamo
comunicato agli allievi di ritirare le fotocopie del gioco (alla fine della mattinata), di
attivarsi nelle quarantotto ore successive in piccoli laboratori (fra pari, con i docenti,
con i familiari, usando come materiali la Costituzione, i dizionari e soprattutto, in
questo caso "le fonti orali".), il premio? La visita a un grande laboratorio: 40
biglietti per il Salone del Libro di Torino. Le classi hanno aderito al gioco con
entusiasmo, smentendo alcuni di noi che temevano la scarsa appetibilità dei premi.
Questo resoconto - noioso, se non inutile, per chi è
avvezzo alle pratiche di laboratorio - al solo fine di evidenziare, alcuni aspetti di
procedura e di processo: la quantità dei soggetti coinvolti, le diverse tipologie degli
stessi (gruppo docente di antica formazione, gruppo docente appositamente formato,
docenti, studenti e studentesse) l'intreccio delle soggettività e delle competenze nelle
diverse fasi del progetto, la circolarità del percorso che, con la giornata finale,
restituisce a tutti, a seconda del grado di coinvolgimento, la sensazione, quando non il
senso del proprio operato e, comunque, qualche utile indicatore per il lavoro a venire.
Infine, un'informazione per chi ha avuto la costanza di
arrivare fino in fondo: qualora fosse interessato ai risultati dei laboratori
(pubblicazione e floppy disk) può richiederli gratuitamente al nostro Istituto.
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