CONFERENZA DEI 30 PAESI

I punti chiave della Dichiarazione del vertice di Sarajevo

 

IMPEGNO DI PACE

"Confermiamo la nostra determinazione a superare le tragedie che hanno colpito l'Europa del Sud-Est nell'ultimo decennio e a sostenere gli accordi di Dayton e il processo di pace in Kosovo"

INTEGRAZIONE E FRONTIERE

"Lavoreremo insieme per l'integrazione del Sud-Est europeo in un continente in cui le frontiere resteranno inviolabili, ma non mancheranno più le divisioni, bensì offriranno opportunità di contatti e cooperazione. Il Patto e la sua attuazione sosterranno il processo di integrazione nella strutture euro-atlantiche dei Paesi della regione che lo desiderano"

FEDERAZIONE JUGOSLAVA

" Ci dispiace di non essere stati in grado di invitare la Repubblica federale jugoslava come partecipante alla pari al Patto di Stabilità. Facciamo appello al popolo della Federazione jugoslava affinché abbracci il cambiamento democratico e lavori attivamente alla riconciliazione regionale. Perché la Federazione jugoslava possa avvicinarsi a questo obiettivo, rispettando la sua sovranità e integrità territoriale, studieremo il modo di rendere la Repubblica del Montenegro un beneficiario del Patto e riaffermiamo il nostro sostegno alle forze democratiche"

PROFUGHI E MULTIETNICITA'

"Riaffermiamo il diritto di tutti i profughi e gli sfollati a tornare in libertà e sicurezza alle proprie case. Ribadiamo la nostra determinazione a collaborare per preservare le diversità multinazionali e multietniche dei Paesi della regione e la protezione delle minoranze"

COOPERAZIONE ECONOMICA

" Sottolineiamo l'importanza di rafforzare le relazioni economiche tra i Paesi della regione balcanica e l'Unione europea e la loro integrazione nel sistema mondiale del commercio, compresa la loro adesione alla Wto (Organizzazione mondiale del commercio)"

SICUREZZA REGIONALE

"Siamo determinati a realizzare appieno il controllo della armi esistenti. Promuoveremo il controllo civile sulle forze armate, misure efficaci contro il terrorismo e affronteremo il problema delle mine antiuomo. Apprezziamo la decisione della Bosnia Erzegovina di ridurre le spese e gli effettivi militari"

 

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