Biljana Srbljanovic, intellettuale serba dissidente, ha
tenuto su "La Repubblica" un diario giornaliero, durante la guerra, prima
da Belgrado e poi da Vienna. Ha scritto della cultura, dei comportamenti, degli
atteggiamenti dei serbi e della situazione politica sotto il governo di Milosevic.
Nel giorno della pace si fa una domanda drammatica: era necessario che tanta gente
morisse?
Il brano è tratto da Era
necessario questo dolore? in "La Repubblica", 4 giugno 1999.
Erano necessari tanti morti, tanti
esuli, tanti terribili e tragici destini, per rinunciare a quei maledetti miti che, come
fantasmi del passato, incalzano coloro che vivono nel presente, privandoli del diritto di
una vita tranquilla? Erano necessarie le centinaia di tonnellate di bombe, inaudito
sperpero di denaro ed energie umane, per capire che la violenza non porta a niente? Era
proprio necessario che la gente morisse per dimostrare che tutti hanno eguali diritti
naturali e umani, il diritto alla vita?
Qui, nel cuore dellEuropa di cui, ne sono convinta, anchio faccio parte, mi
meraviglio di come la pace sintroduca silenziosamente, quasi furtivamente, nelle
nostre vite. Mi meraviglio di me stessa e della mia incapacità di gioire delle notizie
quasi certe che annunciano lo stesso evento finalmente la guerra è finita.
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