Enciclopedia Encarta 2000, Microsoft Corporation 1999
 Encarta 2001,Microsoft Corporation 2000


1.1. La "vecchia" edizione

Nel motore di ricerca dell'enciclopedia Encarta 2000 inserisco "repubblica italiana": ne risultano n. 6 lemmi principali ("Costituzione della Repubblica Italiana" (testo), "Elezione del primo presidente della Repubblica italiana" (documento sonoro), "Presidenti del consiglio della Repubblica italiana", "Presidenti della Repubblica italiana", "Primo Parlamento della Repubblica italiana" (documento filmato-televisivo), "Repubblica sociale italiana") e n. 66 titoli di voci che contengono le parole "repubblica" e "italiana", da "Almirante Giorgio" e "Antifascismo" a "X Mas" e "XX secolo", passando per "Bixio Nino", "Capodistria", "Gentile Giovanni", "Enrico de Nicola" (documento fotografico con didascalia: chissà perché la foto si trova ordinata sotto la "E"), "Junio Valerio Borghese passa in rassegna le truppe" (documento fotografico con didascalia), "Orsini Felice" e "Trilussa".

Non è quel che cerco, allora dal menu principale provo a scegliere "Laboratorio didattico", che si rivela però poco utile. Provo con un'altra possibilità del menu principale, "Dossier ricerche": sembra ancora meno utile, o meglio, appare pensata soprattutto per studenti, cui la finestra di dialogo suggerisce che "Con il Dossier Ricerche è possibile imparare a […] proporre una tesi e stendere una ricerca di sicuro effetto". Pare una trattazione ben organizzata ma un po' superficiale, tipo "scienza in pillole"; c'è anche una bibliografia, ma è composta per la maggior parte di articoli dalla stessa Encarta. Torno al motore di ricerca.

Il motore di ricerca non sembra rimandare a una trattazione separata della storia della repubblica italiana. Provo allora con la "ricerca orientata", un'opzione che ritaglia nello scibile enciclopedico una materia e un cronotopo precisi: tra le aree di interesse scelgo "Storia", tra le categorie "Storia d'Europa", tra i luoghi "Italia", per il periodo "1946-1999". Risultato: un solo lemma, "Lega lombarda" (quella di papa Alessandro III). Riprovo. Mantenendo le stesse indicazioni con la sola variazione della categoria, da "Storia" a "Storiografia e personaggi storici", ottengo zero lemmi.

Provo ancora, cambiando ancora la categoria, e questa volta indico "Tutto": ottengo n. 12 risultati: "Ara Pacis Augustae", "Badoglio Pietro", "Berlinguer Enrico", "De Gasperi Alcide", "Einaudi Luigi", "Graziani Rodolfo", "Gronchi Giovanni", "Lega lombarda", "Moro Aldo", "Nenni Pietro", "Pertini Sandro", "Salvemini Gaetano". Vediamo se è possibile trarne una "storia della repubblica italiana" esaminando le singole voci una per una.

Saltando "Ara Pacis Augustae" e "Badoglio", inclusi per ragioni di contiguità meccanica (o forse perché Togliatti fece parte del governo Badoglio nel 1944: il motore di ricerca è così intelligente? Anche così, Ara Pacis non si spiega), passo a "Berlinguer Giovanni", dove trovo rimandi a "Partito comunista italiano", "Democrazia cristiana", "Partito Socialista", "Longo Luigi", "Togliatti Palmiro", "Unione sovietica", "De Gasperi Alcide", "Guerra fredda", "NATO", "compromesso storico", "eurocomunismo", "diritti umani", socialdemocrazie", "consociativismo", "Achille Occhetto", "Partito democratico della sinistra", "Partito della rifondazione comunista". Qui si può esplorare con un certo profitto la questione dell'evoluzione del Partito comunista italiano, si incontrano i suoi esponenti storici, da Gramsci a Togliatti sino appunto Berlinguer e perché no?, a Occhetto (resta da vedere se su un buon manuale di storia delle superiori non si trovi di più e di meglio).

Non proseguo perché nel frattempo mi è venuta un'altra idea, che ora mi appare ovvia: andare direttamente alla voce generale dedicata all'Italia. La voce "Italia", in effetti, è composta da sei ampie sezioni, una delle quali è appunto la trattazione storica (le altre sono: Prologo, Territorio, Economia, Ordinamento dello Stato, Popolazione), che contiene anche numerose immagini nonché rimandi a vari siti Internet. La sezione 'Storia' è un resoconto sintetico e chiaro delle vicende storico-politiche della penisola italica dalla preistoria al 1999. Vediamo brevemente la parte che mi interessa, cioè dal 1946 al 1999. L'esposizione è scarna, ma contiene più o meno tutto ciò che i manuali di storia di livello medio-basso considerano essenziale: la nascita della repubblica e il primo presidente, il centrismo, il centrosinistra, il miracolo economico, la protesta di studenti e operai, la crisi del centrosinistra, la strategia della tensione, la solidarietà nazionale, la nascita di nuovi partiti, le trasformazioni nel sistema politico indotte dalle inchieste sulla corruzione politico-affaristica e dalla riforma elettorale, l'ingresso dell'Italia nell'Unione monetaria europea, la trasformazione economica iniziata negli anni Novanta e infine il nuovo atteggiamento dell'Italia in politica estera e nei rapporti internazionali.

Di primo acchito appare molto ampio lo spazio dedicato a Mario Capanna, presentato come il simbolo del movimento studentesco (forse una personalizzazione eccessiva, si sarebbero potuti trovare altri simboli); guardando più attentamente colpisce, anche se non stupisce, la prevalenza quasi esclusiva della storia politica; inoltre i riferimenti alla storia economica e ai suoi protagonisti sono elementari e stringati (campeggia in primo piano una foto della Fiat 500, l'icona del "miracolo economico" e delle trasformazioni socio-economiche del periodo; d'altra parte però se si esplorano la sezione 'Economia' di questa stessa voce e le voci collegate si trovano molte informazioni che integrano opportunamente ed esaurientemente il quadro).

Soprattutto non pare soddisfacente l'attenzione riservata ai fenomeni di mutamento sociale come l'emancipazione della donna (la voce "divorzio" è piuttosto isolata, e non collega ad "aborto" né a "diritti") e l'immigrazione interna. Scontata, ma forse troppo influenzata dall'attualità recente, la parte dedicata all'indagine "Mani pulite" e ai suoi effetti sulla politica degli ultimi anni. Un'omissione significativa, oltre a quella relativa all'emancipazione femminile, è quella di un rimando alla voce "mafia": nella sezione dedicata alla storia d'Italia non si fa menzione della mafia; si arriva invece a incontrare il problema se si sceglie di seguire il rimando alla sotto-voce 'Terrorismo: il fenomeno terroristico in Italia' (nella voce "Terrorismo"), dove si trova una fotografia di Giovanni Falcone, e rimandi alle voci "Mafia", "Falcone Giovanni", "Borsellino Paolo".

Provo ad approfondire il tema della differenza Nord-Sud: seguo il rimando a "Cassa per il Mezzogiorno", dove trovo ulteriori rimandi a "Industria" e "Industrializzazione". Da "Industria" passo a "Società industriale" e da qui a "Società post-industriale" (però non è attivo, forse per una dimenticanza, il rimando diretto da "Italia" a "Società post-industriale" malgrado l'espressione vi compaia); passo quindi a "Terziario". Si tratta però di voci poco consistenti, dizionariali; meglio tornare a "Società industriale", più ampia e articolata; qui infatti trovo il rimando a un'altra voce che mancava nella voce "Italia", cioè "Famiglia". Nella voce "Società industriale" si fa anche riferimento ai mutamenti occorsi per effetto dello sviluppo industriale, tra cui appunto il declino dell'istituzione familiare.

Sorge a questo punto un dubbio: e se le lacune che riscontro (di storia economica, di storia sociale) dipendessero semplicemente dall'organizzazione dei contenuti? In altre parole, forse le considerazioni storico-economiche e storico-sociologiche di cui vado in cerca sono da cercare non nella sezione 'Storia' ma altrove, nelle sezioni 'Economia', 'Ordinamento dello Stato' e 'Popolazione' della stessa voce "Italia". Proviamo.

La sezione 'Economia' è in effetti molto ampia e ben informata, è suddivisa in dieci capitoli che mi sembrano sintetici ma esaurienti e puntuali. Qui nella sezione 'Economia' si trovano rimandi molto utili per costruire un'unità didattica sulla storia dell'Italia repubblicana: "G7", "Fiat", "Istituto per la Ricostruzione Industriale", "Mezzadria", "Latifondo", "Rivoluzione industriale", "Piano Marshall", "Ceca", "Unione Europea", "Gioia Tauro", "OPEC", "Inflazione", "Sistema Monetario Europeo", "Unione Europea", "Euro", "Informatica", "Globalizzazione", "Energia nucleare", "Automobile", "Banca d'Italia", ecc. Nella stessa sezione trovo anche un "approfondimento" storiografico: un brano da V. Castronovo, Giovanni Agnelli. Storia della Fiat dal 1898 al 1946, che offre spunti per allargare la prospettiva; trovo numerosi documenti fotografici con didascalie dedicati ad aspetti rilevanti dell'economia in connessione con il costume e l'evoluzione sociale e tabelle che documentano l'affermazione di "nuovi mestieri"; trovo infine brevi considerazioni socio-antropologiche sulla società di massa e sui "riti del consumo"; mancano però rimandi diretti a voci come "Consumo", "Investimento", "Capitalismo", "Socialismo", che pure ci sono. Passiamo ora alla sezione dedicata al diritto, cioè "Ordinamento dello Stato" (è ormai chiara la partizione della voce "Italia": geografia fisica, economia, diritto, demografia, storia). Qui domina la Costituzione, di cui si presenta il testo integrale e un lemma di illustrazione e commento: nel lemma "Costituzione", appunto, si trovano rimandi (testo e foto) a personaggi della storia repubblicana (De Gasperi, De Nicola, Dossetti, Terracini), e ad alcuni temi principali del testo costituzionale ("Proprietà", "Famiglia", "Sindacati"), nonché ai principali organi dello Stato; trovo un po' deludente la voce "Regioni", mentre sono soddisfacenti le voci "Province" e "Comuni". Mi incuriosisce la voce "Riforme istituzionali", e la apro: trovo una breve storia del tentativi di riforma dell'ordinamento costituzionale in Italia tra gli anni Ottanta e Novanta, con accenni ai sistemi politici di altri paesi; la voce contiene però un rimando alla bella voce "Governo", che ha una sezione dedicata al sistema politico italiano, utile per cominciare un approfondimento di educazione civica.

Torno alla voce da cui sono partito, "Italia", alla sezione 'Ordinamento dello Stato': mi sembra ben fatta ed esauriente, nei limiti dello spazio disponibile; trovo una succinta ma corretta spiegazione della distinzione fra i tre poteri principali nonché rimandi agli organi dello Stato. Qui mi fermo.

Ricapitolando. La "navigazione" sul tema dell'Italia repubblicana all'interno dell'ipertesto dell'Enciclopedia Encarta ha dato tutto sommato esiti positivi: le informazioni disponibili sono molte, esposte in un linguaggio accessibile, sintetico e chiaro senza essere semplicistico. I rimandi ipertestuali sono sufficienti a consentire l'allargamento e l'integrazione della ricerca ad argomenti correlati e affini; certo avrebbero potuto essere più numerosi: in alcuni casi bisogna ripartire dal motore di ricerca per arrivare all'argomento di cui si sente la mancanza (es.: nella voce "Italia" non si trova "mafia": bisogna passare per la voce generica "Terrorismo"; né si trovano "aborto" o "movimento femminista", solo "divorzio"). L'apparato iconografico è abbastanza ricco e rende gradevole la consultazione, ma non sembra selezionato con molta cura: si tratta piuttosto di "immagini di repertorio" che immagini scelte in modo specifico per documentare un'affermazione o illustrare una tesi. Gli altri documenti (test, registrazioni, filmati) non spiccano particolarmente per originalità, rarità o utilità.

Dal punto di vista qualitativo, oltre che quantitativo, i contenuti esaminati non sembrano migliori di quelli reperibili in un manuale di scuola media superiore di livello medio-basso; l'Enciclopedia Encarta, come del resto ogni prodotto informatico del genere, ha ovviamente il vantaggio di mettere a disposizione del lettore-utente una notevole mole di materiali ulteriori (dalla storia d'Italia si può passare immediatamente alla descrizione dello stato dell'economia italiana contemporanea, da qui all'esposizione dell'ordinamento dello Stato e così via), e questo la rende certamente uno strumento di consultazione molto pratico e accessibile. Tuttavia proprio la grande facilità d'uso, la qualità piana e scorrevole della scrittura nonché l'aspetto "movimentato" e gradevole della pagina ipertestuale creano un'impressione di compiutezza sia formale che contenutistica che in modo implicito ma non meno efficace conducono il lettore-utente a confinare la ricerca all'"ambiente" in cui si trova. In altre parole il lettore-utente "modello", ammesso che ve ne sia uno, rischia di rimanere "prigioniero" dell'ipertesto di Encarta, sia perché i percorsi possibili sono moltissimi e gratificanti dal punto di vista della grafica e delle immagini, sia perché la ricchezza della presentazione induce l'impressione di avere esaurito l'argomento, ancora più di quanto non accadesse con le enciclopedie cartacee tradizionali. Naturalmente c'è sempre la possibilità di uscire da Encarta e verificare i collegamenti con i vari siti Internet citati: in questo modo si aprirebbero effettivamente ulteriori possibilità di ricerca e approfondimento.

Dal punto di vista dell'utilizzazione didattica, Encarta sembra dunque un prodotto utile, benché non molto più di un manuale o di un buon repertorio storico o di una cronologia universale: per la consultazione veloce o superficiale è certamente più rapido e pratico perché offre varie funzioni contemporaneamente (cronologia, dizionario enciclopedico, glossario, repertorio iconografico) e consente una fruizione piacevole. D'altra parte non offre spunti critici di alcun genere, non contiene bibliografie utili, non presenta tesi interpretative distinte: la trattazione fluisce continua secondo una sequenza che è bensì determinata dalle scelte del lettore (la famosa "interattività"), ma si presenta con i caratteri (formali, estetici, grafici) dell'evidenza e della veridicità. Nulla di strano comunque: qualcosa di simile avveniva con l'enciclopedia tradizionale (sebbene questa offrisse una consultazione e una lettura poco attraenti e "noiose", se paragonate ai prodotti informatici), e in ogni caso non sembra lecito aspettarsi da un'enciclopedia "generalista" come Encarta molto più di un'informazione passabilmente accurata e corretta; per avere di più conviene rivolgersi a prodotti informatici specificamente dedicati alla storia.

1.2. La nuova edizione.

Appena conclusa la prova di Encarta 2000, apprendo che è da poco disponibile la nuova edizione (Encarta 2001): ne approfitto per provare anche questa.

Il testo è stato ritoccato e aggiornato (ora arriva al governo Amato e a fine 1999), e sono stati aggiunti numerosi rimandi ipertestuali che arricchiscono la trattazione e rendono più interessante sia la lettura sia la ricerca.

A titolo di esempio, mi sembra molto migliorato il capitolo "Ordinamento dello Stato" della voce "Italia", che è suddiviso nelle seguenti sezioni: La struttura istituzionale, Ordinamento amministrativo e decentramento dei poteri, Lingue e dialetti, Religione, L'istruzione e i mezzi di comunicazione di massa, Le forze armate. Nella sezione 'Lingue e dialetti' trovo vari rimandi ipertestuali a voci dedicate ai dialetti e lingue di minoranze linguistiche, tra cui una dedicata al ladino e alle lingue ladine.

Altro esempio: nel capitolo "Popolazione" della stessa voce "Italia" trovo belle sezioni sull' andamento demografico, sulla distribuzione della popolazione, sui movimenti migratori (passati e recenti), molto utili per integrare una storia dell'Italia repubblicana; una novità di rilievo è il "Centro statistiche" interattivo, un programma di elaborazione grafica dei dati relativi a Popolazione, Economia, Comunicazione e trasporti, Ambiente, Salute e istruzione, Militari, di duecento Stati del mondo: ciò consente di ottenere rappresentazioni comparative di informazioni come Spese militari pro capite o in rapporto al Pil, Densità urbana, Numero di abitanti per medico, Speranze di vita alla nascita, ecc.; potrebbe essere un ottimo spunto per una lezione, specie se utilizzato con un proiettore. Sempre partendo dalla voce "Italia" arrivo a "Pubblica amministrazione" con rimandi ipertestuali a: "fisco", "democratico", "cittadini", e da qui passo alla voce "Cittadinanza", che contiene una breve storia del concetto.

Scorrendo il capitolo della voce "Italia" dedicato alla storia incontro, all'inizio della sezione n. 25 intitolata 'Repubblica italiana', una strana affermazione: "Alla fine della guerra in Italia venne ripristinata la democrazia", che forse avrebbe richiesto qualche precisazione. Questa sezione non contiene modifiche significative rispetto a Encarta 2000. Mi pare invece migliorata la voce "Terrorismo" la cui sezione 'Il terrorismo in Italia' contiene informazioni più dettagliate e precise sulle organizzazioni eversive; anche le voci correlate sono state in parte aggiornate (Brigate Rosse, Estrema destra, Neofascismo, Tobagi Walter, Bachelet Vittorio, ecc.). Tornando al capitolo sulla storia d'Italia, trovo migliorata anche la parte sul miracolo economico, con l'inserimento di un lungo estratto sull'Autostrada del Sole, dall'omonimo libro di E. Menduni (editore Il Mulino, 1999); sembra più chiara ed esauriente la sezione sulle recenti trasformazioni del sistema politico italiano, come anche quella sull'avvento della società postindustriale in Italia (qui, a differenza della precedente edizione, il rimando è attivato: da "Postindustriale" si arriva a "Classe media", "Terzo mondo", "Comunicazione", e da questi si può continuare l'esplorazione con "Privatizzazione" e "Computer").

Dunque l'edizione 2001 consiste effettivamente in un ipertesto enciclopedico ricco e articolato (nell'edizione precedente era limitato a un numero di lemmi sensibilmente inferiore) che consente gratificanti "navigazioni" in ogni direzione, dalla più tradizionale alle più innovative: le informazioni bibliografiche (presenti in molti articoli tra quelli che ho consultato) sono più affidabili, e contengono almeno alcuni riferimenti essenziali; la cronologia universale è stata affinata e arricchita, e permette di spostarsi agevolmente tra opere d'arte, civiltà e battaglie di tutte le epoche e i continenti; infine, è stata potenziata e facilitata la connessione alla rete Internet.

Quest'ultimo elemento mi pare importante: anzitutto Encarta 2001 offre un aggiornamento mensile delle informazioni registrate su disco attraverso il collegamento con il sito Microsoft (ad esempio, l'aggiornamento di Novembre 2000 informa che è stato abrogato il reato di vilipendio alla religione di Stato); in secondo luogo, propone numerosi indirizzi di siti Internet dedicati ad argomenti connessi con i lemmi consultati (lo fanno anche altre enciclopedie, ma qui i rimandi appaiono più selezionati); in terzo luogo, consente di estendere la propria ricerca dall'ipertesto dell'enciclopedia su disco a tutta la rete, passando per così dire "dal mondo chiuso all'universo infinito" (ancora una volta: anche altre enciclopedie offrono questa possibilità, ma in questo caso il collegamento mi è sembrato particolarmente semplice e rapido). L'enciclopedia multimediale diventa così una sorta di portale che orienta e guida l'accesso a una quantità potenzialmente illimitata di dati, testi, documenti, informazioni.