Il colonialismo italiano e Internet


Una navigazione nel web sul tema del colonialismo italiano permette di delineare alcuni filoni di fondo attraverso i quali questo soggetto storiografico ่ trattato

E’ da premettere che esistono pochissimi siti, per l’esattezza ne abbiamo rintracciati due, che hanno nel titolo il termine colonialismo e che sono dedicati interamente a tale tema. Pertanto la navigazione ci ha fornito giเ una informazione: il soggetto nei suoi aspetti generali ่ poco trattato.

L’indagine sul web quindi si dovuta spostare o verso la ricerca di aspetti peculiari del tema tramite termini o parole chiave ad hoc, oppure verso la ricerca di ambiti e luoghi geografici in cui la presenza coloniale italiana poteva essere riscontrata; non ultima la ricerca ha dato frutti inaspettati allorquando si proceduto in modo casuale.

Un minimo comune denominatore comune appartenente a tutti i siti incontrati la comunicazione sul tema in questione o su aspetti particolari di esso attraverso l’uso predominante di materiale iconografico, mettendo in secondo piano o riducendo all’essenziale la sezione testuale. Questa soluzione stata di sicuro impatto laddove l’immagine o il documento era di significato pregnante per esprimere un dato concetto o aspetto del tema e allo stesso tempo si riscontrava una alta risoluzione e qualit della stessa immagine e documento.

Uno dei modi pi frequenti riscontrati nel web con cui viene raccontato il colonialismo quello della mostra o del museo-galleria. Questo modo di rappresentazione privilegia l’uso di foto o di gallerie di dipinti, uniformi, mostrine, e pi in generale tutto quello che pu essere ricondotto all’oggettistica da collezione di carattere militare. E’ predominante nell’aspetto collezionistico la precisa identificazione di ogni materiale riprodotto in rete, fornendo all’utente un indubbio aiuto di carattere per non propriamente idoneo alla conoscenza generale dell’argomento.

Altri siti privilegiano, attraverso l’uso di foto, documenti ma anche di sezioni testuali, un approccio di carattere pi storico per la comprensione del fenomeno o di aspetti di esso. Abbiamo pertanto riscontrato in questo caso un uso equilibrato della iconografia e del testo nella struttura del sito, oppure anche uno sbilanciamento verso un uso maggiore di testo scritto, comunque giustificato per una adeguata comprensione dell’evento o del periodo storico o per il taglio pi divulgativo del sito.

Merita invece sicuramente pi attenzione l’analisi di siti costruiti su materiale iconografico e documentale inedito sull’argomento proveniente da raccolte o archivi personali. Questo fenomeno della messa in rete di testimonianze private, di cui abbiamo registrato un discreto numero, mette in evidenza come nelle cosidette “soffitte” e nei “bauli” di molte abitazioni italiane esistano materiali di indubbio interesse e, visto ci che presente in rete, anche di buona qualit. Vi poi una seconda osservazione da fare legata a ci che il mezzo pu fare nei confronti della conoscenza della storia. Sicuramente nessun proprietario di queste foto e documenti del passato dei propri nonni o parenti si sarebbe sognato di renderli pubblici, innanzitutto per mancanza di un preciso referente o punto di appoggio, secondo perch tali documenti di semplici uomini sarebbero stati al di fuori del circuito della “grande storia”. Internet ha dato invece la possibilit, data la relativa semplicit tecnica, di pubblicare tali materiali. Abbiamo cos riscontrato nel web un numero interessante di siti con foto, diari, lettere di semplici protagonisti dei grandi eventi della storia, in questo caso dell’avventura coloniale italiana, che senza tale mezzo non avrebbero dato la loro versione dei fatti, le loro impressioni, la loro percezione dell’evento storico che stavano vivendo. Ne consegue che il mezzo pu contribuire in modo innovativo alla conoscenza di un fenomeno o evento storico  stabilendo un utile parallelo tra contributi della cosidetta “grande storia”, ovvero documenti o foto di eventi cruciali, e contributi della “piccola storia”, ovvero altrettante foto e documenti dei non protagonisti ma che arricchiscono il quadro di lettura e comprensione dell’evento storico.