Guerra ai civili.
Le stragi di popolazione civile in Italia (1943-45):
i fatti, le memorie, i processi

http://www.stm.unipi.it/stragi


Autori: all'origine del sito, e in collegamento con esso, c'è la ricerca sulle stragi naziste promossa dalle Università di Bari, Bologna, Napoli, Pisa e coordinata dal prof. Paolo Pezzino (Università di Pisa). La ricerca si è svolta nel 2000-2001. Non vengono indicati i nomi di responsabili o redattori del sito stesso.

Descrizione: Il sito espone i presupposti e alcuni dei risultati di un progetto di ricerca teso a censire, catalogare e analizzare le stragi di popolazione civile commesse dallesercito tedesco e da reparti della Repubblica sociale italiana in alcune significative regioni italiane. Il sito utilizza sia la documentazione da poco resa disponibile (archivi militari britannici, statunitensi e tedeschi), sia la raccolta di testimonianze orali per analizzare compiutamente sia le modalità dei singoli episodi, sia le politiche della memoria costruite attorno a essi.

La ricerca è stata articolata per regioni secondo i quattro gruppi di lavoro (toscano, emiliano, campano, pugliese). Viene presentato lelenco analitico delle stragi con indicazione sulla data, larea, il tipo di azione, il comando, le truppe e le perdite. Nellarea toscana è possibile effettuare una ricerca per database utilizzando i vari parametri.  Viene inoltre presentata una ricchissima bibliografia ed è possibile scaricare alcuni saggi sull’argomento, nonché documenti che riproducono fonti originali e il registro dei crimini di guerra nazifascisti rinvenuto nel maggio 1994 presso la sede della Procura Generale Militare di Roma (il cosiddetto “armadio della vergogna”). Un database riguardante le stragi commesse dai nazisti e dai fascisti dall'8 settembre 1943 a fine aprile 1945 in Emilia Romagna e frutto della ricerca svolta in questa regione si trova in Guerra e Resistenza: azioni partigiane e stragi nazifasciste in Emilia Romagna, sito curato da Enrica Cavina: http://www.dds.unibo.it/guerraeresistenza/.