The Valley of the Shadow
di Stefano Errini


   http://jefferson.village.virginia.edu/vshadow2/

Nel capitolo dedicato alla storia del progetto (The story behind the Valley Project) è possibile apprendere dei chiarimenti circa la cronologia di costruzione del sito.

I curatori del sito si sono preoccupati, giustamente, di mettere subito in evidenza il progetto legato all'esistenza stessa del sito. Le finalità sono ben evidenziate nella home page: la raccolta di fonti relative alla vita di due comunità, una della Virginia e l'altra della Pennsylvania, durante gli anni della guerra civile e il loro inserimento in un archivio multimediale, grazie al quale gli studenti potranno scrivere delle proprie storie su questo periodo storico. La home page offre al navigatore, soprattutto a quello fin qui giunto indirizzato da un motore di ricerca, le informazioni base per capire se il sito può essere o meno di suo interesse, comprendere dove si trova e scegliere quindi se continuare la navigazione o meno.

The Valley of Shadow si propone come un sito risorsa, grazie al quale è possibile una ricostruzione storica rigorosa di due comunità americane durante la guerra civile. Archivi anagrafici, militari, ecclesiastici, lettere e diari dei soldati al fronte, giornali, immagini e mappe interattive. Ogni direttrice di ricerca storiografica è stata seguita con attenzione; è possibile interrogare i database attraverso delle maschere di ricerca che rendono possibile delle descrizioni sia quantitative che qualitative degli eventi, oltre che delle monografie specifiche.

Una tale massa di informazioni risulta utile non solo ad una indagine storica ma anche sociologica ( gli archivi relativi alla popolazione bianca, nera e ai militari, le lettere e i diari), economica (la possibilità di estrarre dati circa il censo e le relative attività), politica (l’archivio dei giornali) e persino geografica visto, cosa rara, il grande spazio dedicato alla cartografia, con la possibilità di visualizzare mappe interattive e di scaricare anche carte georiferite, ovvero pronte per essere utilizzate con programmi di lettura GPS (aspetto che evidenzia la preparazione ed interdisciplinarità dei curatori del sito, attenti ai nuovi strumenti di ricerca).

La sezione Valley of the Shadow Teaching Materials, presenta delle lezioni monografiche, sotto forma di ipertesti, relative sempre al tema della guerra civile americana; sono molto curate ed espressamente ideate per gli insegnanti americani.

Il sito fa della raccolta minuziosa delle fonti e della loro presentazione il proprio scopo; credo quindi che questo, contestualmente alla istituzione ideatrice del progetto, l’Università della Virginia, alla ricerca nella costruzione concettuale e grafica del sito, alla forte visibilità data ai suoi ideatori e ad una ampia raccolta bibliografica siano buone garanzie per una attendibilità della documentazione presentata.

La home page offre al navigatore la possibilità di scegliere, chiaramente, due differenti strade:

1) Un approfondimento sul progetto The Valley of the Shadow: idea e realizzazione del sito, riconoscimenti conseguiti, materiali utili agli insegnanti, presentazione degli autori (sia concettuali che tecnici), indicazioni circa i diritti d'autore e le limitazioni nell'uso del materiale, uno spazio relativo ai commenti degli utenti ed infine un modulo d'ordine per l'acquisto della versione in cd-rom del progetto. 2) La possibilità, attraverso tre pulsanti di menù, di accedere ai contenuti, condensati in tre grandi aree cronologiche: The Eve of the War, The War Years e Aftermath.

Gli autori hanno posto grande attenzione alla navigabilità dell'area contenuti, proponendo all'utente una visita guidata, utile, soprattutto nella logica di un primo accesso, ad orientarsi fra una mole così importante di materiale. Nell'ottica della massima facilità di accesso alle informazioni, il materiale relativo ad ognuno dei tre momenti storici, è stato diviso ed inquadrato in sei aree. Graficamente la resa è ottenuta mediante la pianta della villa di villeggiatura del presidente Jefferson: ogni sala accoglie un determinato tipo di materiale mentre l'ambiente centrale è riservato alla raccolta delle fonti bibliografiche, sia cartacee che relative al web, l'ingresso accoglie invece un indice del sito. Questa mappa, semplice ed immediata , accompagna il navigatore in ogni passo, permettendogli di passare velocemente da una tipologia di testimonianza ad un'altra e di verificare le fonti disponibili. Una struttura efficace quindi, corredata da una grafica molto leggibile e priva di inutili fronzoli.

Alla connettività esterna è dedicata una sezione all’interno del reference center, già piuttosto consistente ed aperta ai suggerimenti dei lettori, invitati a segnalare eventuali mancanze.

"Choose any room….or take a Walking Tour of the Valley Archive", credo che questa frase sintetizzi le forme di navigazione suggerite all’utente: una destinata a chi, già buon conoscitore dell’argomento, è alla ricerca di fonti mirate e una seconda utile a chi rischierebbe di perdersi in un ambiente così vasto.

I curatori del sito dedicano due spazi importanti all’interazione con il pubblico: attraverso una registrazione, che permette di mantenere un contatto diretto con il progetto e ricevere, via e-mail, gli ultimi aggiornamenti, oppure attraverso la possibilità di inviare commenti e suggerimenti relativi ad una specifica area del sito.

Alcuni strumenti come le mappe interattive e le interfacce per le interrogazioni dei data base, invitano poi il navigatore ad una attività di ricerca e di confronto sulle fonti.

The Valley of the Shadow è un sito con una finalità e un target di utenza ben definiti, tanto, come già detto, da indicarli nella home page. Un archivio, una raccolta di fonti circoscritte a due precise comunità americane durante un periodo storico particolarmente drammatico per lo sviluppo degli Stati Uniti, utile agli studenti e agli insegnanti statunitensi delle scuole secondarie, dei colleges e delle università. Si vogliono fornire le basi, ovvero fonti il più possibile attendibili e variegate, perché siano poi gli stessi studenti e insegnanti a fare storia in un modo critico e metodologicamente corretto.La pluralità delle fonti e la loro sinergia, fattore raggiunto spesso con fatica ed in modo approssimativo, viene qui concretizzato. La ricerca è poi facilitata da una strutturazione intelligente, snella e puntuale della navigazione che non lascia mai l'utente senza riferimenti.