Il labirinto  

 

Dopo una esplorazione dell’archivio della loro scuola (una scuola media di Venezia), due insegnanti hanno iniziato uno spoglio analitico dei documenti in esso contenuti e si sono potute rendere conto che l’archivio era costituito dalla confluenza di fondi di varie scuole accorpate ed estinte, la variegata morfologia delle scuole esistenti prima della media unica istituita nel 1962 (scuole tecniche, scuole preparatorie, avviamento professionale, scuole femminili, ecc.). La complicata mappa che si veniva configurando ha suggerito loro l’immagine di un “labirinto dalla pareti di carta sulle quali poter leggere con i nostri alunni, riavvolgendo il filo del tempo fino al 1880, piccole storie scolastiche di coetanei, ma anche le grandi storie della politica, dell’educazione, della società” (Anna Santagiustina, Rossella Vivante, Nel labirinto dell’archivio di una scuola media). Questo è possibile con le classi “solo se il materiale d’archivio è ordinato e conosciuto e se la scuola, intesa come comunità pensante, attribuisce un senso a quel polveroso ammasso di carte e ne riconosce il valore di fonte”. Proponendosi , una volta riordinato l’archivio, di aprirlo alle classi che vogliano esplorarlo, si sono inventate il ruolo di “animatrice archivistica”, fornendo alla scuola un servizio di orientamento nell’archivio ed attività di laboratorio sulle fonti che sono entrate ufficialmente nel Piano dell’Offerta Formativa. Il laboratorio ha il primo obiettivo di dotare le classi di strumenti e metodi per la ricerca (capire che cos’è un documento, che cos’è un archivio di documenti), ma ha anche lo scopo di ridare vita e significato all’archivio, che altrimenti rimarrebbe un ingombrante ammasso di carte, e di attribuirne valore storico.

Al Liceo Minghetti di Bologna ( Andare a scuola durante il fascismo e la guerra, ricerca della classe II B del Liceo Classico “M.Minghetti” di Bologna) invece, sono stati i ragazzi e le ragazze di una classe seconda che, assieme al loro insegnante di storia, hanno recuperato l’archivio dalla cantina della scuola;  spinti dalla curiosità di conoscerne il contenuto, hanno trovato documenti relativi agli anni ’30 che testimoniavano  l’allontanamento di insegnanti non allineati, censura di libri, l’espulsione  di allievi ebrei dopo le leggi razziali del 1938 ; ne è scaturita una  ricerca sulla scuola nel periodo fascista.

Ricerca storica e  didattica - strettamente interconnesse – attraverso le fonti che nella scuola stessa sono conservate, aprono interessanti possibilità di progettazione di percorsi didattici e di laboratori di storia. In questo progetto gli insegnanti  possono recuperare o  acquisire competenze archivistico-documentalistiche legate a possibili nuove figure di sistema. Tutto ciò si configura anche come concretizzazione di quella figura di insegnante-ricercatore di cui parlano i nuovi programmi, un insegnante cioè in grado di progettare percorsi didattici, di svolgere ricerche in ambito storico, di compiere una mediazione alta tra ricerca e didattica.

 

Università che organizzano corsi post-laurea:

Università degli Studi di Firenze – Dipartimento di scienze dell’educazione  
Corso di perfezionamento post laurea – Documentalista in Educazione  
Direttore del corso Dario Ragazzini
 

Università degli Studi di Padova – Dipartimento di scienze dell’educazione  
Master  Documentalista in educazione

Informazioni e programmi si trovano nel sito della bdp

Progetti, ricerche, corsi di formazione, convegni  e sperimentazioni sono in atto in diverse città e vedono impegnati gli Istituti storici della Resistenza, Scuole, Enti Pubblici e Archivi che, diversamente articolati, convergono nell’intento di recupero e catalogazione del materiali documentario – cartaceo, librario, oggettistico – relativo alla storia della scuola per una sua fruizione  finalizzata sia alla ricerca storica che al laboratorio didattico.

 Progetti di Istituti storici della Resistenza

·      Istituto pugliese per la storia dell’antifascismo e dell’Italia contemporanea – IRRSAE Puglia:  Progetto di ricerca di Storia delle istituzioni scolastiche regionali. Ricognizione delle fonti e inventariazione elettronica.

·      Istituto regionale per la storia del movimento di liberazione nel Friuli-Venezia Giulia, pubblicazione del volume di Adriano Andri e Giulio Mellinato, Scuola e confine, “Quaderni di Qualestoria”, n.5, 1994.

·      Istituto piemontese  per la storia della Resistenza e della società contemporanea, progetto formazione insegnanti-documentalisti e censimento degli archivi.

·      L’istituto grossetano della Resistenza e dell’età contemporanea, la cui  sezione didattica è all’interno di una scuola elementare. Ha un progetto di riordino degli archivi e di laboratorio didattico

·      Istituto veneziano per la storia della Resistenza e della società contemporanea - Comune di Venezia: progetto di censimento degli archivi,  ricerca per la mostra “Generazioni a scuola”, seminario permanente “Storia della scuola e dell’educazione”.