TRE IPOTESI DI PERCORSI DIDATTICI SUL CONFLITTO NEI BALCANI

elaborati dal gruppo di lavoro su "Memoria e uso pubblico della storia", condotto dall prof. Vayola, durante il corso di aggiornamento per tutor sul Laboratorio di storia organizzato dalla Commissione provinciale di Cagliari il 21-22 maggio 1999

Non è facile fornire agli studenti le competenze necessarie a comprendere cosa si intenda per uso pubblico della storia e a riconoscere motivazioni ed effetti che determinati usi scorretti della storia possono indurre nell'opinione pubblica.
Si tratta infatti di obiettivi "alti" che possono essere consapevolmente acquisiti solo nelle fasi terminali del percorso di studi.
Tuttavia si può immaginare, all'interno del complessivo curricolo verticale che va dalle elementari alle superiori, di costruire varie tappe di questo percorso che consentano agli studenti di acquisire competenze intermedie finalizzate al raggiungimento di questa capacità di riconoscere e analizzare i diversi usi pubblici che, in differenti contesti, vengono fatti dell'interpretazione storiografica degli eventi del passato.

I percorsi che seguono ipotizzano quindi varie fasi di declinazione di questo obiettivo applicate alla guerra nei Balcani.

Per quanto riguarda le scuole elementari (classe V) la competenza da acquisire verte intorno alla consapevolezza che uno stesso argomento può essere presentato in forme diverse da diversi emittenti intervenendo sulla gerarchia e sull'ordine dei sottotemi relativi all'argomento guerra.
Le fonti sono i telegiornali di uno stesso giorno, nella stessa fascia oraria.
Il lavoro mira a introdurre la differenza tra gli eventi e la loro rappresentazione.

Nelle scuole medie è già possibile introdurre la differenza tra evento e sua rappresentazione e far lavorare gli studenti all'analisi dei settimanali sull'argomento, centrando la ricerca soprattutto sugli aspetti più vistosi della rappresentazione del conflitto (copertine, foto, spazio dedicato al tema, analisi dei titoli).
 
Nelle scuole superiori il lavoro sarà centrato sugli usi pubblici della storia all'interno della rappresentazione del conflitto attraverso l'analisi di articoli che argomentino le loro posizioni attraverso riferimenti storici, per valutare qualità, validità e coerenza delle analogie proposte, anche in relazione alle tesi esposte da Gallerano.

 

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