PER LA COSTRUZIONE DI UN CITTADINO CONSAPEVOLE
Prima e dopo la visita al Consiglio regionale,
di Giovanni Codovini - Dino Renato Nardelli ( docenti comandati Insmli presso l'Istituto per la storia dell'Umbria contemporanea)

Nell'ambito del programma di attività rivolte alla scuola, l'Isuc, in collaborazione con il Consiglio regionale, offre uno strumento didattico e metodologico di lavoro nella forma del Laboratorio. Si propongono una serie di attività da svolgere in classe prima della visita al Consiglio regionale come messa in situazione rispetto alle opportunità che la visita offre e, dopo, come approfondimento e rilancio della stessa. Lo strumento si pone come una nuova strategia per educare i giovani ad una cultura democratica che ponga i soggetti attori consapevoli all'interno delle regole della gestione del potere, ma rappresenta una didattica aperta alle risorse del territorio e alle specificità culturali che condizionano la progettazione del curricolo.

Pur non essendo un libro di Educazione civica in senso stretto, richiama la costruzione delle cittadinanze e l'operatività che richiede significa un graduale compiere insieme i processi della Politica, il significato delle istituzioni, le identità storiche e le trasformazioni del proprio contesto, mai lasciato al suo particolarismo. In questo orizzonte, gli studenti ricostruiscono una mappa delle spinte centrifughe, le continuità e le fratture dei propri spazi e del proprio territorio

Educare alla Politica partendo dai luoghi (non solo del potere). Vivere gli spazi della democrazia. Questo il focus del testo, il quale è piuttosto una guida geo-politica, o meglio, di geo-democrazia a partire dalla specificità del proprio contesto. Tuttavia i luoghi richiamano necessariamente le loro stratificazioni nel tempo: sono cioè forme di memoria e come tali oggetto di storia. Il passo è breve: dalla geo-democrazia alla geo-storia.

Così, come cerchi concentrici, il testo partendo da un luogo fisico (il Consiglio regionale dell'Umbria ubicato a Palazzo Cesaroni nel cuore di Perugia), si distende in una prospettiva più ampia: come si è passati - storicamente - dall'idea di regionalismo alla regionalizzazione ? L'Umbria è solo una costruzione mentale o il portato di una "geografia storica" ? Come si sta passando dalla regionalizzazione al federalismo ?

Per cogliere e analizzare tali passaggi il Laboratorio sollecita le ragazze e i ragazzi a "manipolare", alle volte a giocare, con i concetti e i processi sottesi a quelle domande, ma sempre a partire da un luogo fisico della cittadinanza. In questo caso a loro vicinissimo: la scuola. Come si manifesta e si esercita, allora, l'autonomia, il decentramento, la delega, la sussidiarietà nella scuola di oggi ? E da qui si riparte: come si sviluppano questi elementi nella Regione e nello Stato ? Infine  gli studenti si appropriano, ma solo da ultimo, risalendo dal particolare al generale (come nella logica del Laboratorio) dei modelli: Stato regionale, federale, unitario.

A questo punto gli spazi-i luoghi sono delineati. Spetta al docente declinarli storicamente, secondo i gradi e i curricola.

Il testo, composto di due volumi, ed organizzato nella logica del Laboratorio propone modularmente percorsi destinati al primo e secondo ciclo. I due volumi sono strettamente complementari. Nel primo sono tracciate piste didattiche leggere: possono essere utilizzate così come sono o espanse con integrazioni elaborate dal docente; sono comunque autonome l'una dall'altra, nel senso che, modularmente, alcune possono essere omesse senza che l'impianto didattico complessivo perda in organicità. Ciascuna pista rimanda ad una documentazione presente nel secondo volume; questo, oltre che Archivio indispensabile per attivare i percorsi, può assumere una propria autonomia come antologia tematica.

La parte prima della visita si articola in due moduli: un modulo sulle regole che presiedono il Consiglio regionale e un secondo che riguarda la geopolitica del regionalismo umbro. La parte dopo la visita è declinata in un modulo riguardante il regionalismo e federalismo umbro in prospettiva storico-politica ed un altro modulo che ha come centro di lavoro il rapporto tra autonomia scolastica-regionalismo e federalismo. Il testo si conclude con parole chiave e una mappa comparativa con taglio che richiama la  scienza della politica. Infine i ragazzi sono messi in situazione con un gioco di ruolo riguardante la Costituzione.
Il testo, ancora pubblicato in grigio, è stato presentato in un Seminario di studi, svolto preso il Consiglio regionale dell'Umbria, il giorno 30 maggio 2001. Il Seminario, finalizzato alla verifica e alla sperimentazione svolta in alcune classi delle scuole elementari, medie e superiori (I Circolo didattico di Perugia, Scuola media "Carducci" di Perugia, Liceo scientifico "Salvatorelli" di Marsciano, Liceo scientifico "Majorana" di Orvieto), ha visto la partecipazione del Presidente del Consiglio regionale dell'Umbria Carlo Liviantoni, della prof.ssa Anna Sgherri (dirigente superiore per i servizi ispettivi del MPI), della Prof.ssa Giuliana Bertacchi (Presidente della sez. didattica dell'Insmli), della dott.ssa Carmela Lo Giudice Sergi (Direttore generale dell'Ufficio scolastico regionale dell'Umbria), del dott. Salvatore Miccichè (Provveditore agli studi di Perugia).
Riportiamo, di seguito, gli interventi della Prof.ssa Giuliana Bertacchi e del dott. Dino Renato Nardelli
La cittadinanza consapevole, di Giuliana Bertacchi
Per la costruzione di un cittadino consapevole, di Dino Renato Nardelli