Il Decreto Ministeriale 682 del 4 novembre 1996 ha rappresentato una "svolta" significativa nell insegnamento della storia perché ha modificato i programmi tradizionali e la scansione dei contenuti all' interno del curricolo, richiamando in particolare l'attenzione sul Novecento, un secolo ancora poco presente nella pratica didattica, per le difficoltà che esso comporta. "Una difficile sfida" a detta di molti.
Una "sfida" che si è aperta a partire dai primi anni del XX secolo, quando la Storia ha perso il monopolio dello studio della società, in concomitanza con la piena autonomia conquistata dalle scienze sociali (sociologia, economia, antropologia); gli anni Sessanta hanno poi sancito da un lato il definitivo superamento dellunicità del documento scritto, dallaltro hanno richiamato lattenzione sui molti soggetti protagonisti delle tante storie del secolo, tutti produttori di memoria e di documentazione di pari dignità.
Se a ciò si aggiunge che la maggior parte dei docenti che insegnano storia non hanno avuto molte occasioni, almeno fino a tempi recenti, per una formazione specifica rispetto alla didattica della storia, e che gli allievi, proiettati come sono nella dimensione del presente e immersi nella cultura della visività, non sempre appaiono propensi alle operazioni della memoria e della conoscenza storica , insegnare il Novecento è sempre più una "bella sfida".
La rubrica si propone di diventare una risorsa in questo ambito presentando articoli, interventi, relazioni per attivare riflessioni e dibattito sulla mediazione didattica che la nuova scuola dovrà mettere in campo se vuole vincere questa sfida.
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